VERBANIA – 23.06.2016 – Si firmano “Verbania protagonista”,
la stessa sigla che aveva accompagnato la sua discesa in campo alle primarie democratiche del 2014. Sono gli iscritti al Pd vicini a Silvia Marchionini, da una settimana nell’occhio del ciclone e destinataria di un ordine del giorno con cui il Pd si ritiene “autonomo” dalle sue posizioni. Quell’ordine del giorno, passato a maggioranza nell’assemblea di giovedì scorso, ha visto alcuni (una decina circa) schierarsi per il no. Sono loro che rivendicano l’operato di Marchionini e spiegano “le motivazioni del dissenso al documento presentato dal segretario Nicolò Scalfi”. In particolare spiegano che dall’agosto 2015 “il sindaco ha organizzato riunioni settimanali finalizzate ad una esaustiva conoscenza a tutti i consiglieri”, che “dal mese di marzo 2016 ha ufficializzato la sua decisione di rendere più forte il rapporto tra giunta e maggioranza, con l'impegno degli assessori ad esaminare insieme i progetti destinati all'approvazione del consiglio comunale”. Per Verbania protagonista sono “segnali concreti di una nuova modalità di confronto che ha cominciato a dare i suoi frutti positivi”. Sull’uscita infelice di Eco Risveglio, sottolineano come Marchionini abbia “riconosciuto l'errore di aver reso pubblico un suo disagio, in quanto è giusto e necessario confrontarsi sulle difficoltà che emergono negli organismi politici ed istituzionali preposti, a partire dal gruppo di maggioranza”.
Il bilancio dell’attività amministrativa è ritenuto in attivo: dall'ascolto dei problemi dei cittadini, all'organizzazione di eventi di richiamo, sino alla coraggiosa apertura del Teatro ecc. “Sono iniziative che hanno ottenuto un sicuro gradimento fra i più diversi ceti sociali della nostra città e che secondo noi devono vedere un Pd più impegnato a sostenerle anche pubblicamente”.
Queste ragioni, espresse in assemblea, non hanno convinto la maggioranza a modificare il documento di Scalfi. “Una posizione sbagliata – concludono i pro Marchionini – che segnala per noi una visione divisiva e non unificante del rapporto tra Partito e Amministrazione e che, crediamo, non sia capita dai cittadini”.
Il futuro è “ripartire (…) per recuperare reciprocamente una nuova solidarietà e chiarezza nei ruoli soprattutto per rafforzare il concetto di "SQUADRA" dove i principali attori, SINDACO – SEGRETARIO e CAPOGRUPPO, riescano a ricreare un clima di fiducia, per realizzare con la maggiore coesione possibile, il programma elettorale per il quinquennio 2014-2019. Il tutto affinché continui l'azione di rilancio della città compiuta da questa Amministrazione, senza nostalgie per il passato”.