NOVARA – 23.06.2016 – La riforma delle diocesi
fa perdere il vicariato a Verbania e al Verbano. Il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, che nei mesi scorsi ha iniziato a mettere mano all’organizzazione della chiesa sul territorio, riducendo da 8 a 6 i vicariati diocesani e avviando il percorso verso le unità pastorali tra sacerdoti e parrocchie, ha nominato i nuovi vicari. Per l’Ossola l’incarico va al parroco domese don Vincenzo Barone, per il Verbano-Cusio (il nuovo vicariato dei Laghi) la scelta è caduta sul parroco di Omegna don Gianmario Lanfranchini e non sull'uscente del Verbano, il pallanzese don Roberto Salsa (nella foto). L’Aronese-Borgomanerese sarà retto da don Claudio Leonardi, sino a tre anni fa prevosto di San Vittore, a Intra; don Gianni Remogna si occuperà della Valsesia; don Ettore Maddalena dell’Ovest Ticino; don Brunello Floriani di Novara ad interim. Le nomine saranno effettive dal 1° luglio, insieme a quelle centrali della diocesi, dove si confermano i verbanesi don Germano Cossalter (vicario generale) e Renzo Cozzi (vicario per l’amministrazione, l’economo). Verbania, che è la seconda città della diocesi dopo Novara e che sino a pochi anni fa, con monsignor Giuseppe Cacciami, aveva un delegato vescovile, vede così spostarsi – così come tutto il Verbano – l’asse della rappresentatitività in Curia verso il Cusio.