VERBANIA – 21.06.2016 – Il deficit si spalmerà

su 30 anni, fino al 2044. Questa mattina il Consiglio provinciale ha aggiornato il piano di riequilibrio pluriennale che serve per smaltire il buco creatosi negli anni scorsi con i ripetuti e ingenti tagli ai trasferimenti statali. 646.649 nel 2015, 789.649 nel 2016, 651.000 nel 2018 e 206.000 dal 2019 in poi le “rate” d’ammortamento per oltre 6 milioni di euro ai quali potrebbero aggiungersi altri fondi relativi al 2014 che sono in via di definizione. La buona notizia, se così si può dire, è arrivata ieri sera dal Consiglio dei ministri, che con un decreto legge ha abbuonato le sanzioni per quegli enti – come il Vco – che negli anni scorsi avevano sforato il Patto di stabilità. Il presidente Stefano Costa ha riferito di ciò che si profila all’orizzonte, a iniziare dalla riforma costituzionale per terminare con le risposte inevase che il ministero dell’Economia e delle finanze non fornisce circa le sentenza, favorevoli alle province, che hanno giudicato ingiustificati i tagli lineari dei trasferimenti operati dal governo.

La seduta odierna ha anche definito il futuro degli impiegati dei settori agricoltura, formazione e lavoro, che sono passati sotto la Regione. Nel passaggio Torino s’è presa l’appartamento di via Carale di Masera, a Domo, già sede degli uffici decentrati domesi, mentre – ha annunciato Costa – trasferirà da Villa San Remigio al piano terra del Tecnoparco (con un modesto rimboro delle spese) 6-7 unità provenienti dai settori Urbanistica, Lavoro e Forestazione. Nell’ex ristorante di Villa Taranto, di recente ristrutturato, resteranno solamente gli addetti dell’Urp, almeno in attesa di definire quale sarà il futuro assetto della villa.