VERBANIA – 15.06.2016 – Il Verbania calcio resta
alla famiglia Montani-Pangallo. Ieri il giudice Giorgia Busoli del tribunale di Verbania ha sciolto la riserva sulla causa civile “urgente” promossa da Massimo Inserra (attuale presidente del club biancocerchiato) contro Francesca Pangallo (amministratore unico del Verbania asdrl, nella foto), per trasferire la matricola Figc del club a compensazione del credito vantato da Inserra nei confronti dei Montani. L’ordinanza del giudice rigetta la richiesta anche se non dà pienamente ragione a Pangallo nella divisione delle spese di lite, che sono compensate (metà a testa tra le controparti). Nel merito della richiesta il pronunciamento è favorevole ai Montani. Il giudice osserva che manca il fumus boni iuris, cioè la ragionevolezza della richiesta, soprattutto perché il debito – oggetto peraltro di un decreto ingiuntivo di Inserra al quale Pangallo s’è opposta – è personale e non riferito alla società, ancorché di proprietà di quest’ultima. Il contenzioso nasce la scorsa estate quando, con Montani e Pangallo squalificati, Inserra si offre di fare il presidente e prendersi in carico la gestione sportiva. Viene sottoscritta tra le parti con l’assistenza dei propri legali (Loredana Brizio per Inserra, Marco Marchioni per Pangallo) una scrittura privata che mette nero su bianco l’operazione mettendo anche per iscritto che Inserra anticiperà come prestito personale i 24.000 euro necessari all’iscrizione, che Pangallo gli restituirà un po’ alla volta secondo un accordo predeterminato. Il rimborso non è mai avvenuto e Inserra s’è mosso legalmente, con un’ingiunzione, per riavere il denaro, compreso quello sborsato per la gestione ordinaria. A sua volta Pangallo ha replicato contestando la somma e lamentando a sua volta violazione nei patti. Nel frattempo è stata avviata la causa d’urgenza sulla matricola, finita appunto con un nulla di fatto. A questo punto la vicenda sportiva è conclusa. Quella personale verrà chiarita da un altro giudice. E sempre un magistrato della sezione civile di Verbania valuterà un’altra causa avviata contro il Verbania di Pangallo, quella da 600.000 euro per la recinzione e il prato in semisintetico (oggetto di polemiche e contestazioni anche con la Figc) forniti dalla ditta Specialisti del Verde. Anche in questo caso il Verbania si difende contrattaccando perché il terreno di gioco non è mai stato omologato.