VERBANIA – 15.06.2016 – Ristoranti, pullman,
lavanderia, utenze, pubblicità oltre a giocatori e staff tecnico. Sono una quarantina e insieme devono ricevere 172.000 euro i creditori della Virtus Verbania. A dar conto del debito accumulato in una stagione della Virtus Cusio trasferita sul Lago Maggiore è Luigi Presidente, l presidente onorario che sta trattando – “abbiamo un accordo per vedere i conti, trattare con i creditori e rilevare poi il club”, spiega Pedretti – l’uscita di Giuseppe D’Onofrio, il presidente vero, colui che l’estate scorsa si presentò come l’uomo della provvidenza (benedetto dal sindaco Silvia Marchionini), che ha vinto un campionato di Eccellenza praticamente non pagando nessuno.
A iniziare dai giocatori e dallo staff tecnico. Mister, preparatore atletico, massaggiatore, allenatore della Juniores, magazziniere, direttore sportivo e direttore generale avanzano da soli quasi 40.000 euro. Il debito verso i calciatori è di 61.000 euro circa e si riferisce a più di metà della stagione. Al più fortunato mancano 3 rimborsi, ma la norma è tra i 4 e i 6. “Novembre l’ha pagato Luigi Pedretti”, spiega il ds Franco Soncin “da dicembre in poi nessuno ha preso i soldi”. Chiarito il motivo che portò a quella seduta di allenamento disertata per sciopero, dai rimborsi arretrati emerge anche un fatto molto rilevante, e cioè che quattro giocatori hanno in mano assegni postdatati scoperti per più di 40.000 euro, “con scadenza al 30 aprile”, chiarisce Pedretti adombrando anche il rischio di un’insolvenza fraudolenta.
I fornitori sono il rivenditore del materiale sportivo, alberghi e ristoranti della città e di fuori, una lavanderia e altri. “Oggi abbiamo scoperto che D’Onofrio ha anche comprato un paio di scarpe per sé senza pagarle”, dichiara Pedretti, che però è pronto a guardare avanti. “Al nemico che scappa si dà l’onore delle armi – afferma –. Abbiamo contattato i creditori e stiamo trattando con tutti per pagare il 50% del dovuto. Del resto o s’accontentano o non avranno nulla se la società non sopravvive”.
Sembra lontano anni luce – ma era solo dieci mesi fa – il giorno della pomposa conferenza stampa in cui a Palazzo di Città fu benedetto dalle istituzioni l’avvento di D’Onofrio, che ricevette in uso gratuito lo stadio “Pedroli” per un anno. Quel giorno c’era anche Pedretti, che si giustifica: “Sapevo che aveva indietro ancora qualcosa della Virtus Cusio, ma qui il Verbania era fallito al 99,9% e sfido chiunque a dire il contrario e rischiavamo di non avere più una squadra di calcio. E, poi, si pensava che sarebbero arrivati più sostegni dalla città e dal territorio”.