VERBANIA – 11.06.2016 – Armadi, sedie, scrivanie,
pc, telefono, stampante, gazebo, tavolini, bandiere, manifesti e persino due scatole di libri di Silvio Berlusconi. È questo, praticamente tutto il contenuto dell’ufficio di via XXV Aprile a Intra, il “bottino” che Michael Immovilli, consigliere comunale e già presidente del club Forza Silvio, avrebbe sottratto al partito. A denunciarlo è stata, nell’aprile dell’anno scorso, l’avvocato Mirella Cristina, che di Forza Italia è stata nominata commissario-coordinatore provinciale. Ieri Immovilli ha ricevuto dalla Procura l’avviso di chiusura indagini con l’invito a consultare documenti, farsi sentire e presentare memorie prima che ne venga chiesto il rinvio a giudizio per il reato di appropriazione indebita.
L’accusa rientra nella faida interna agli ex forzisti che in Consiglio comunale prosegue tuttora con due gruppi separati che litigano sul nome e sul simbolo di Berlusconi. Dopo le elezioni amministrative 2014 in cui tutti erano stati candidati nella medesima lista, l’ex ufficio elettorale di via XXV Aprile era stato preso in affitto da Immovilli a nome di Forza Silvio. Alla scadenza del contratto gli era subentrata Forza Italia tramite Cristina, nel frattempo incaricata come coordinatrice del Vco. Immovilli aveva quindi caricato sul camion tutto l’arredo e l’aveva portato in via De Bonis, in un appartamento di proprietà della sua famiglia riarredato per l’occasione come sede di Forza Silvio.
Per Cristina questa operazione è stato un reato penale, per perseguire il quale ha denunciato Immovilli, che ora è chiamato a difendersi in un processo che, se si celebrerà (il diretto interessato si dichiara fiducioso), tratterà in pubblico le beghe interne del partito.