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VERBANIA – 07.06.2016 – Lui è un giovane disabile 

al 100% che necessita di assistenza continua; lei è la donna che gli è stata affiancata dalla famiglia per accudirlo. Sono loro, entrambi residenti in un centro del Verbano, i protagonisti della vicenda giudiziaria arrivata oggi al capolinea al tribunale di Verbania. La signora è comparsa di fronte al giudice Luigi Montefusco per rispondere di circonvenzione di capace, per aver ricevuto denaro e doni per un valore di 2.642,75 euro. Era lei che me li chiedeva – ha detto la vittima nella scorsa udienza. Per l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Laura Carrera, la donna ha approfittato dello stato psicologico del giovane, che una perizia psichiatrica chiesta dal tribunale definisce “deficienza psichica ai confini con l’infermità”, facendo leva sulle attenzioni che la signora gli riservava.

La difesa ha sostenuto che non c’è stata circonvenzione perché l’uomo, anche se disabile fisico, è una persona laureata che tiene anche lezioni e non è oggettivamente incapace.

Dinanzi a una richiesta di condanna a 2 anni e 10 mesi, il giudice ha deciso per 3 anni e 6 mesi, oltre a 1.050 euro di multa e con la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Alla parte civile sono stati riconosciuti 5.642,75 euro, cioè la cifra da risarcire in aggiunta a 3.000 euro.  

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