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palestra ranzoni
VERBANIA – 03.06.2016 – Non c’è stato alcun danno

e, anzi, a pagare sarà il Comune. S’è chiusa male per Verbania la causa civile intentata contro i tre professionisti che, a fine anni ’90, furono incaricati di progettare e dirigere i lavori della nuova palestra della scuola media “Ranzoni”, in via Repubblica a Trobaso.

Quell’opera pubblica varata nella seconda giunta Reschigna fu tribolata e si concluse nel doppio del tempo previsto. Il problema maggiore emerse nella copertura, che si sarebbe dovuta realizzare impiegando travi d’acciaio per 26 tonnellate ma che, a conti fatti, ne richiese 76,4, quasi il triplo.

Da questo contenzioso, ma anche dai tempi lunghi del cantiere, nascono le richieste del Comune, che ha citato i tre chiedendo 12.489 di costi in più rispetto al progetto originale, 30.724,64 per i lavori in più liquidati e 23.377,76 pari alle riserve accettate in fase di collaudo, oltre a un generico danno d’immagine. I professionisti, uno dei quali ha chiamato in causa la propria assicurazione professionale, hanno risposto con una richiesta di riconvenzionale subordinata, cioè avanzando a loro volta una richiesta di danni per progettazioni non saldate e prestazioni extra.

Il giudizio instaurato di fronte al giudice civile del tribunale di Verbania Mauro d’Urso s’è chiuso senza la nomina di un consulente tecnico come chiesto dall’ente pubblico. La sentenza, che è di febbraio, rigetta in toto le richieste del Comune, che non ha provato il danno subito e che, a causa dell’infondatezza delle richiesta, è stato condannato a pagare 29.176,97 di spese di lite, due terzi dei quali ai progettisti e un terzo all’assicurazione. Questa somma, riconosciuta come debito fuori bilancio, sarà stanziata nella prossima variazione di bilancio in discussione martedì sera, insieme a altre spese legali che il Comune è stato condannato a pagare. 

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