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MONTEBELLUNA – 29.04.2016 – È di 34 milioni di euro

il disavanzo del gruppo Veneto Banca nel primo trimestre del 2016. Gli schemi preliminari di bilancio sono stati vagliati ieri dal cda presieduto dal presidente Pierluigi Bolla, che ha anche aggiornato il piano industriale alla luce del recente accordo con i sindacati sul taglio dei costi del personale.

Il disavanzo è la differenza tra i 178 milioni di ricavi e i 166 delle spese contando però anche le svalutazioni e altre voci straordinarie come l’incentivo all’esodo anticipato dei dipendenti, senza le quali il “rosso” sarebbe stato di 11 milioni. Nella nota ufficiale con cui l’istituto di credito ufficializza la trimestrale si parla di “significativi risparmi già a partire dai prossimi trimestri: nel mese di febbraio è iniziata una forte revisione sulle retribuzioni dirigenziali e sulle auto aziendali”. I risparmi arriveranno anche dall’intesa firmata con i sindacati il 23 aprile che, scongiurando gli esuberi, introduce i contratti di solidarietà. Il board di Veneto Banca rimarca un “significativo miglioramento della posizione di liquidità”, la “stabilizzazione dello stock dei crediti deteriorati netti”, e la “crescita della copertura del totale portafoglio impieghi”.

In attesa dell’assemblea dei soci che il 5 maggio dovrà approvare il bilancio e rinnovare il cda, gli attuali vertici confermano il rinvio dell’aumento di capitale da un miliardo a giugno 2016.

Veneto Banca, che ha chiuso gli ultimi due esercizi in perdita, prevede di ritornare all’attivo nel 2018 con +160 milioni che dovrebbero diventare +235 nel 2020.

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