VERBANIA – 19.04.2016 – Ieri abbiamo pubblicato
la lettera di alcuni genitori di atleti della società Insubrika schierati, nella faida tra i vertici della società sportiva e l’ex allenatore Paolo Sartori, a favore di quest’ultimo. Una lettera nella quale si denunciavano pressioni, intimidazioni e atteggiamenti scorretti subiti dai ragazzi e dalle loro famiglie. Oggi la replica della società, sempre sotto forma di lettera aperta, che respinge al mittente le accuse.
Non possiamo che esprimere sconcerto e dispiacere per alcune cose scritte da alcuni genitori di ragazzi che hanno frequentato o frequentano le piscine comunali di Verbania. Sconcerto sì, ma non sorpresa e stupore, poiché sappiamo quale possano essere le origini e le radici di questa presa di posizione. Peraltro riteniamo che alcune persone siano in buona fede, mentre altre non lo siano affatto continuando a denigrarci più o meno direttamente, pur conoscendo benissimo le ragioni delle tensioni maturate nel corso degli ultimi mesi.
Intanto rimandiamo al mittente le accuse di vessazioni e intimidazioni; le uniche intimidazioni, vere, reali e materiali sono quelle che ha subito il nostro direttore sportivo, vittima di atti di vandalismo già segnalati a suo tempo.
Una società sportiva ha il diritto-dovere di compiere continuamente scelte e di prendere decisioni ed è semplicemente questo che abbiamo fatto quando abbiamo capito che il rapporto di fiducia nei confronti di alcuni collaboratori e nella fattispecie anche del Sig. Sartori era venuto a mancare. D'altra parte anche Sartori, il quale è tuttora tesserato Ssd Insubrika e non fa più parte dello staff tecnico del Team, ai tempi della sua presidenza aveva operato scelte di cambiamento e allontanato alcune persone; non ci pare che abbia condiviso le sue decisioni con famiglie e atleti.
Vogliamo parlare di risultati agonistici e educativi?? Ben volentieri. A distanza di qualche mese dai ben noti avvicendamenti nel nostro staff, ci riteniamo assolutamente soddisfatti! Non solo...A detta di molti ragazzi e familiari, gli atleti sono cresciuti e il clima generale è più sereno ed esente da stress di ogni tipo. Sarebbe forse stato più opportuno che qualcuno avesse deciso di vivere il dopo-Sartori con più apertura e disponibilità, senza discriminare a prescindere il nuovo coach e i nuovi collaboratori. Essere prevenuti è inopportuno e non consente di guardare oltre.
Noi rivendichiamo la bontà delle scelte fatte e di aver coinvolto allenatori e preparatori di alto livello tecnico e umano.
In merito alle sedute di allenamento curate dal Sartori, ricordiamo solo di aver sollecitato a più riprese di sottoporci una richiesta chiara e precisa sull'attività che avrebbe voluto svolgere con alcuni atleti. Ad oggi non ci è arrivato nulla e dovendo sacrificare delle corsie destinate al nuoto libero, avevamo ed abbiamo tuttora la necessità di sapere chi fa che cosa. Ci sembra giusto nei confronti del pubblico.
Leggiamo di “...cambiamenti, rinnovamenti improvvisati e presunti tentativi di destabilizzare...?” Ripetiamo: la riorganizzazione di un'attività implica di dover fare delle scelte che abbiamo fatto con serietà e responsabilità al fine di stabilizzare la nostra realtà.
Non affrontiamo altri temi su presunti “soprusi, abusi, allontanamenti...” etc etc che saranno approfonditi nelle sedi opportune.
Ci limitiamo ad osservare che nonostante tutto la vita continua! I risultati arrivano sia dal nuoto che da altre discipline compresa la pallanuoto. Non passano giorni e settimane senza nuove proposte, idee e iniziative.
La giornata di domenica che ha visto protagonisti centinaia di bambini compresi i nostri, confortati e incoraggiati dai rispettivi genitori con entusiasmo e genuinità, è stata l'emblema degli obbiettivi che ci siamo posti.
Gara dopo gara, progetto dopo progetto, è sempre più evidente il concetto che non esistono figure “intoccabili”. Tutti sono preziosi ma nessuno indispensabile. E a volte cambiare le cose aiuta a ricreare un ambiente in senso positivo e costruttivo.
La nostra discutibile espulsione dal Team Insubrika sembrava dovesse essere un dramma e invece...si è rivelato solo il dettaglio ininfluente di un nuovo cammino che abbiamo intrapreso, orgogliosi di averlo fatto. In ultimo se le persone che hanno scritto questa lettera ai giornali, ritengono di aver buttato al vento un anno sportivo, ci dispiace per loro.
Per noi, per i nostri ragazzi e per chi ci stato vicino, è un importante anno di crescita.