ARONA – 19.04.2016 – Telecamere e traccianti chimici
svelano le fogne abusive. A Arona da qualche mese l’Amministrazione comunale ha intensificato i controlli contro gli scarichi non collettati, stanando ogni situazione di criticità. Il metodo scelto è stato radicale: passaggio porta a porta di funzionario e vigili urbani tra i residenti della zona a lago, censimento degli scarichi, utilizzo di liquidi coloranti per risalire all’origine degli sversamenti. Seguendo questo protocollo è stato scoperto che nel rio San Luigi, vicino all’area di sgamba mento dei cani, un tubo del diametro di 80 centimetri si gettava direttamente dal corso d’acqua. Ulteriori approfondimenti, dei quali dà conto direttamente il sindaco Alberto Gusmeroli, hanno portato a scoprire che la responsabilità dell’inquinamento è da attribuire a un condominio di 12 appartamenti di recente costruzione. “Abbiamo tolto altri 300.000 litri di scarichi abusivi l’anno – dichiara il primo cittadino –. Ora scatteranno le segnalazioni alle autorità competenti, così come per i detriti di costruzione depositati lì vicino da un altro condominio”. L’obiettivo dichiarato di Arona è eliminare ogni fonte di inquinamento e chiedere la Bandiera blu per la pulizia delle acque di balneazione e i servizi turistici. “Se la vogliamo bisogna che i ‘disastri’ fognari e costruttivi tollerati e/o permessi e/o mai controllati degli ultimi 40/50 anni vengano sistemati. Non ci fermeremo”.