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voto referendum due
VERBANIA – 17.04.2016 – Qualcuno ha firmato, qualcuno no.

A metà mattina, quando le operazioni di voto dei due referendum erano già avviate, tra i seggi è circolata la notizia di anomalie nella votazione per la consultazione comunale sul forno crematorio. La prima a allarmarsi è stata Stefania Minore, consigliere comunale della Lega Nord, che ha subito spedito una e-mail pec (posta elettronica certificata) alla prefettura e alla Procura della Repubblica segnalando il problema. In sostanza in alcuni seggi chi ritirava la scheda per il referendum comunale, a votazione ultimata era invitato a firmare un foglio, mentre in altri no.

Stando a quanto siamo riusciti a ricostruire, si tratterebbe di un problema organizzativo. Il sovrapporsi di due referendum con quesiti, corpo elettorale, schede e perfino leggi diverse, ha comportato per i presidenti, i segretari e gli altri membri del seggio, la tenuta di una sorta di doppia “contabilità”. Per il referendum nazionale, gestito tramite ministero dell’Interno e prefettura, non ci sono stati disguidi: le operazioni erano chiare e la prassi, consolidata e istituzionalizzata, è stata seguita alla lettera. Questa volta – fatto mai accaduto – c’era anche un referendum comunale, le cui regole sono semplificate e meno rodate. Per regolamento comunale chi si reca a votare deve apporre la firma all’apposito registro (per il voto normale no). Ma non tutti i seggi hanno ricevuto questa comunicazione e così c’è stato chi ha seguito la prassi e chi no. 

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