MONTEBELLUNA – 04.04.2016 – All’attacco di Veneto Banca.
Sono alcuni amministratori dell’istituto di Montebelluna e delle sue controllate il bersaglio della lettera che l’associazione azionisti di Veneto Banca – a firmarla il presidente Giovanni Schiavon, nella foto – ha inviato oggi al presidente della Bce Mario Draghi, a quello di Bankitalia Ignazio Visco e al presidente dell’Abi (l’associazione dei bancari) Antonio Patuelli. Una missiva di poche righe che, con eleganza ma anche con inchiostro al vetriolo, tratta della “danza armoniosa di cariche e incarichi che le stesse persone ricoprono all’interno del Gruppo al solo scopo di un arricchimento personale che bisticcia con l’etica, la morale ma soprattutto il buon esempio che gli amministratori devono impartire ai collaboratori”.
Parole chiare, dure, cui s’aggiunge un’ulteriore precisazione “per evitare di inciampare nel rimpianto di non esserci spiegati con sufficiente chiarezza” e la richiesta ufficiale, come enti controlli, a “verificare il ruolo poliedrico di alcuni membri del C.d.A di Veneto Banca, che hanno moltiplicato per se e per qualche loro amico, gli incarichi (ed i relativi compensi) nell’ambito delle società del gruppo”.
Questa nota non giunge casualmente ma viene recapitata nei giorni successivi agli ammonimenti della Bce sul necessario ricambio di alcune figure nel cda e alla vigilia della scadenza delle candidature per il nuovo board di Montebelluna.