VERBANIA - 16-5-2025 -- Era il 21 aprile del 1956 quando il cancelliere tedesco Konrad Adenauer, in vacanza ad Ascona, decise di varcare il confine per visitare Villa Taranto, affascinato dalle meraviglie che aveva sentito raccontare su quel giardino straordinario. Appassionato botanico, Adenauer giunse a Pallanza accompagnato dalla figlia, accolto dal proprietario e creatore del parco, il capitano Neil McEacharn, che si prestò a fare da cicerone per una visita guidata di un paio d’ore, colazione compresa.
Alle 13, il cancelliere ripartì, ma non prima di aver lasciato il segno con una frase destinata a restare: al cospetto di un maestoso pino secolare, dichiarò che “gli uomini, come gli alberi, raggiungono la perfezione soltanto nella vecchiaia” — un "madrigale di sapore goethiano" che finì subito nelle cronache dei quotidiani più prestigiosi dell’epoca.
Come era consuetudine per il capitano scozzese, agli ospiti illustri veniva fatto piantare un albero: così era stato nel 1949 con la principessa Margaret d’Inghilterra (la cui pianta, purtroppo, oggi non è più visibile), e così fu anche per Adenauer, che scelse un virgulto di Cephalotaxus harringtoniana, specie originaria dell’Estremo Oriente. 70 anni dopo quell’albero ha raggiunto una maturità imponente, proprio come immaginava lo statista.
Nel pomeriggio, per ricordare quella giornata e soprattutto per onorare Adenauer come padre dell’Europa unita, a Villa Taranto è stata scoperta una targa commemorativa accanto a quello che è già stato ribattezzato “l’albero d’Europa”.
Convintamente europeista il saluto del sindaco di Verbania Giandomenico Albertella rimarcando la vocazione di “Verbania angolo d’Europa” – non solo per l’80% di turisti europei che ogni anno visitano il lago. Il consigliere provinciale Alessio Baldi ha portato il saluto dell’Ente, mentre il direttore del parco, Andrea Cottini, ha ricordato quella storica visita di 69 anni fa.
Luca De Gennaro, funzionario del Parlamento europeo e originario di Domodossola, ha ripercorso le tappe della nascita dell’Unione, omaggiando i grandi padri fondatori: Adenauer, Schuman e De Gasperi e quel "manifesto di Ventotene" che ispirò l'idea. All’evento ha preso parte anche Ars.Uni.VCO, con l’intervento di Stefania Cerutti, responsabile del Centro di documentazione europea del VCO, partner dell’iniziativa.


