VERBANIA - 07-05-2025 -- Mentre proseguono le indagini condotte dai carabinieri forestali per individuare, attraverso le immagini della videosorveglianza, chi ha dato fuoco ai rifiuti che hanno originato il vasto incendio scoppiato nell’ex area industriale Buzzi di Intra il 30 aprile, il Comune ha intimato alla proprietà una profonda e radicale pulizia. La zona, infatti, è degradata. I vecchi capannoni delle officine meccaniche dismessi da lungo tempo sono, infatti, colmi di vario materiale di scarto, che non si esclude sia stato stoccato abusivamente. Nell’ampio complesso edilizio che occupa un isolato tra le vie Fratelli Scavini, Boccardi e Brigata Cesare Battisti e che confina con la piscina comunale, gli accessi sono numerosi, tanto più che le alterne fortune di chi l’ha posseduto l’hanno maggiormente esposto all’incuria. Acquistato dalla Intra 22, società del gruppo immobiliare Palese, finito gambe all’aria e fallito, l’area sarebbe dovuta diventare residenziale, con un progetto e una scheda urbanistica licenziata dall’Amministrazione Zanotti, tra il 2004 e il 2009. Il fallimento della Intra 22 ha aperto una lunga fase di incertezza conclusasi solo un paio d’anni fa, quando l’ex Buzzi è stato acquistato dall’Aedes di Villadossola, impresa di costruzioni che ha in animo – ma un progetto ancora non c’è – di portare a termine la conversione.
In questa situazione il degrado è cresciuto e oggi la proprietà dovrà farsene carico. Il Comune le ha intimato di rimuovere ogni rifiuto, compresi quelli speciali, e ha imposto la chiusura di ogni varco d’accesso.


