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SAONARA - 11-04-2025 -- È tornata ieri mattina al suo posto, sull’altare della chiesa di Saonara, paese d’origine della famiglia, la foto di Giulia Cecchettin che era stata rubata nelle scorse settimane. Aveva fatto scalpore la notizia che un settantenne di Verbania era stato individuato come colui che, il 27 marzo, entrato nel luogo di culto del comune padovano, s’era impossessato dell’immagine della giovane studentessa vittima di femminicidio, uccisa dal fidanzato Filippo Turetta. Messo alle strette dai carabinieri che l’hanno raggiunto al proprio domicilio, il pensionato ha riconsegnato la fotografia, che ieri mattina il maresciallo Marialdo Rossin, comandante della stazione dei carabinieri di Legnaro, ha restituito al parroco don Francesco Monetti.

L’indagine condotta attraverso la visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza della chiesa e delle strade vicine ha permesso di fissare nel tempo il momento del furto (le 15,23 del 27 marzo) e di individuare l’auto – una Fiat Punto – con la quale il settantenne aveva raggiunto il Padovano, prima di rincasare.

 


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