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tribunale 17

VERBANIA - 09-04-2025 -- Sarà celebrato con rito abbreviato il prossimo 17 giugno il procedimento per false attestazioni, truffa ai danni dello stato e corruzione che vede imputati un portalettere di Verbania e il suo medico di famiglia che, prescrivendogli la mutua, avrebbe falsamente dichiarato una malattia inesistente. L’indagine condotta dai carabinieri era partita dalla segnalazione del postino assenteista, Omar Barrese, che gli inquirenti avevano seguito e pedinato, riprendendolo mentre si trovava nel bar di proprietà del figlio, nel quale svolgeva un ruolo attivo. Dal portalettere al medico il passo è stato breve. Il dottor Camillo Pennisi, siciliano di origine, gli aveva diagnosticato uno stato depressivo incompatibile con lo svolgimento di mansioni lavorative. Tra i due, nell’ipotesi accusatoria, ci sarebbe stato anche uno scambio di favori, con il medico che era stato accompagnato all’aeroporto di Malpensa dal suo assistito, il che configurerebbe una sorta di indebita compensazione che fa scattare il reato di corruzione.

Le valutazioni sono rimesse al gup Rosa Maria Fornelli, che nell’udienza di ieri ha rigettato le due eccezioni della difesa di Barrese, che chiedeva un rinvio in attesa di un pronunciamento della Cassazione sullo status di incaricato di pubblico servizio e che eccepiva la nullità della chiusura indagini, essendo stata respinta per un errore formale la richiesta del suo assistito di essere interrogato. Il gup ha ammesso entrambi al rito abbreviato, che sarà discusso il 17 giugno.

 


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