VERBANIA - 04-04-2025 -- Giustizia allo stremo. Il grido d’allarme del Tribunale di Verbania si alza unanime e mette d’accordo tutti, personale, rappresentanti sindacali, avvocati e anche magistrati, sia inquirenti, sia giudicanti. Stamane nell’aula B del palazzo di giustizia il presidente del Tribunale, Gianni Macchioni, e il procuratore della Repubblica Alessandro Pepè hanno tenuto la conferenza stampa in cui, parlando del problema della carenza del personale, hanno spiegato quali rischi corre l’amministrazione della giustizia a Verbania. “Proprio ieri, dopo un incontro col personale, abbiamo deciso di ridurre le udienze penali del monocratico – ha detto Macchioni -, perché mancano cancellieri. La situazione è grave e, da quando sono qui (dicembre 2023, ndr), è solo peggiorata perché continuano ad andarsene dipendenti che non vengono sostituiti”.
La scopertura al Tribunale si vede nei numeri: mancano 2 direttori amministrativi su 3, 7 cancellieri su 9, 9 assistenti giudiziari su 11, 2 operatori giudiziari, 8 dipendenti dell’Ufficio del processo su 14. Al giudice di pace è anche peggio perché è in servizio un solo ausiliario. Tutti gli altri posti sono vuoti e si sopperisce con l’applicazione di altro personale.
Stesso discorso all’Unep. Su 8 funzionari ne mancano 5, non c’è nessun ufficiale giudiziario e di 6 assistenti ne sono in forza 2.
Non se la passa meglio la Procura, che ha 10 dipendenti su 19 in pianta organica, destinati a scendere a 9 in agosto con un pensionamento. “Abbiamo dovuto ridurre l’orario del casellario giudiziale – ha aggiunto il procuratore Pepè – e facciamo fatica a seguire l’attività. Abbiamo indagini in fase finale che rallentano a fronte delle urgenze”.
Le critiche sono dirette verso il ministero della Giustizia, con cui il presidente ha detto di aver parlato. “Senza avere risposte. Abbiamo consegnato l’elenco dei dipendenti regionali sul territorio che potrebbero essere interessati, abbiamo trasmesso le graduatorie di altri concorsi di diversi enti locali a cui attingere. Niente. Eppure gli incontri ci sono stati, agevolati anche dagli avvocati”.
“La situazione, che è comune a tutto il Piemonte, è preoccupante - ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Ricci –, ma non siamo qui a celebrare il funerale di questo Tribunale e di questa Procura, che hanno gli organici completi di magistrati e che nessuno ha mai detto saranno chiusi”.
Sono intervenuti anche i rappresentanti della Rsu, che hanno sottolineato i sacrifici che il personale sostiene per garantire il servizio “anche durante le elezioni, per le quali abbiamo lavorato due giorni di fila e non abbiamo ancora visto un euro degli straordinari – ha detto Silvestro Vendemia –. Nel 2024 abbiamo percepito il premio di produzione del 2022...”.