STRESA - 02-04-2025 -- Il tempo sta per scadere. Con una convocazione di stretta urgenza, oggi per domani e con un solo giorno di preavviso, il sindaco di Stresa Marcella Severino ha attivato il Consiglio comunale per procedere con la surroga dell’ex assessore e consigliere Carla Gasparro. Con domani saranno 62 i giorni da quando la titolare di Bilancio e Urbanistica se n’è andata, lasciando una maggioranza assottigliata per le defezioni degli ex Tommaso Coppini (in minoranza già dal 2022) e Gianmarco Bazzi (il capogruppo, fuoriuscito a gennaio) e, soprattutto, un’assemblea incompleta. Perché dopo Gasparro, incassati i no al subentro dei primi dei non eletti (Marzia Bortolotti, Alessandro Milini e Kristian Cardini), sul nome di Fiorenzo Ridolfi, dipendente Enel-X -società che ha in appalto l’illuminazione pubblica e la gestione dei semafori- le minoranze si sono irrigidite paventando un conflitto di interessi. Ciò accadeva il 14 febbraio, giorno di San Valentino, quando con 6 voti contro 6, la surroga fu respinta. Da allora Severino ha temporeggiato ma, tra una lettera e l’altra, venerdì il viceprefetto facente funzione l’ha formalmente diffidata: o si conclude la surroga entro venti giorni, o verranno avviate le procedure per lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Il documento, protocollato lunedì dagli uffici, dopo un giorno di riflessione oggi ha sortito la convocazione d’urgenza. Domani alle 18 in municipio (venerdì alla stessa ora in seconda convocazione se non ci sarà il numero legale) si assisterà, presumibilmente, a un altro testa a testa con minoranze e fuoriusciti da un lato, maggioranza dall’altro. I primi, un mese e mezzo fa, votarono contro la surroga. Il problema per Severino è che, senza Ridolfi, la sua maggioranza non ha i numeri per governare, inchiodata su un 6 a 6 che, se permanesse, la manderebbe ai titoli di coda con un anno di anticipo sulle elezioni.