VERBANIA - 26-03-2024 -- Entrambi i polsi e un gomito fratturato, alcune costole rotte. Fu perdendo l’equilibrio e scivolando nella scarpata sottostante che l’operaio si infortunò sul lavoro mentre effettuava, per conto di una ditta appaltatrice di Società autostrade, opere di manutenzione lungo l’A26. Il 17 maggio del 2022 una squadra di cinque uomini, compreso il 41enne di nazionalità marocchina impiegato da un paio di mesi in quelle mansioni stradali, dopo aver raccolto il materiale in magazzino salì sino al cantiere di Meina, nella zona della galleria Vevera. Compito della squadra era riparare le reti protettive che impediscono agli animali selvatici di entrare in carreggiata, creando un potenziale problema di sicurezza. Per posizionare la rete nuova era necessario rimuovere quella vecchia, operazione che il 41enne fece manualmente, caricandosi il materiale sulla spalla per portarlo al camion. Il carico, però, non era in equilibrio e, su un terreno in pendenza, l’uomo scivolò e ruzzolò a terra per qualche metro.

Per quell’incidente, qualificato come infortunio sul lavoro, sono a processo al Tribunale di Verbania tre persone: il legale rappresentante e direttore tecnico dell’azienda appaltatrice, il coordinatore generale di cantiere e il responsabile della sicurezza del cantiere, chiamati a rispondere di lesioni colpose e della violazione delle norme di sicurezza e prevenzione.

Nella prima udienza la parte offesa, costituita parte civile, ha raccontato l’incidente, spiegando le proprie mansioni e il ruolo ricoperto dai suoi responsabili. Ha poi testimoniato l’ispettore dello Spresal che eseguì i sopralluoghi e fece la relazione contestando la violazione delle norme di sicurezza.