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VERBANIA - 24-3-2025 -- Quando la Virgo Fidelis tornerà nella chiesetta di Passèra, a Stresa sarà festa grande. "Torna a casa il cuore della comunità", dice il parroco don Gianluca Villa, e il sindaco Marcella Severino conferma: "La chiesetta di Passèra è quella più amata dagli stresiani, è il luogo dei matrimoni, il luogo delle richieste di conforto". Questa mattina, lunedì 24 marzo, due agenti della polizia della Baviera hanno riportato in Italia la tela trafugata dalla chiesetta di stresiana 2009. Un lungo viaggio fatto di passaggi di mano ha accompagnato le vicissitudini del dipinto in questi anni, ma grazie all'intuizione di un carabinieri del Comando tutela patrimonio artistico di Cagliari, la matassa s'è dipanata sino all'esito finale: la restituzione. Come spiegato in conferenza stampa dal sostituto procuratore Gianluca Periani, che ha diretto le indagini, e dal maggiore Ferdinando Angeletti, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, nel mese di dicembre 2023, il carabiniere del TPC di Cagliari, durante il monitoraggio di un'importante casa d'asta online di Monaco, ha notato delle somiglianze evidenti tra il dipinto che stava per essere messo all'asta e le immagini custodite nella “Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti” del TPC. Un'accurata indagine ha permesso di ricostruire il percorso dell'opera, passando di mano tra vari acquirenti in Italia e all'estero, molti dei quali ignari che si trattasse di un'opera rubata.

L'opera del XVII secolo "La presentazione al tempo di Maria Vergine" della anche Virgo Fidelis, che doveva essere venduta per 30mila euro, è stata rintracciata presso l'importante casa d'aste tedesca Hampel. Le indagini hanno portato all'identificazione dell'ultimo possessore: un uomo di 66 anni, originario della provincia di Roma. Il suo coinvolgimento nella vicenda è attualmente al vaglio degli inquirenti per reati di ricettazione e violazione delle leggi sul patrimonio culturale italiano, compreso il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Da notare che l'esportazione della tela era stata autorizzata dall'apposito ufficio del ministero della Cultura, anche se con dati identificativi diversi rispetto all'originale.

Grazie alla cooperazione internazionale, il dipinto è stato sequestrato in seguito a un ordine di indagine europeo emesso dalla Procura di Verbania e eseguito dalla Polizia Criminale Bavarese. Il 13 settembre 2024, la Divisione Crimini d'Arte della polizia tedesca ha restituito l'opera alla sua giusta sede.

Oggi, il quadro è stato ufficialmente restituito alla Diocesi di Novara. "Non è un'opera d'arte che torna è molto di più - ha rimarcato il vicario del Verbano don Fausto Cossalter, nel sottolineare non solo la valenza artistica della tela seicentesca, ma il suo valore per la comunità stresiana che l'ha custodito per quasi 400 anni. Ma la vicenda del dipinto richiama inevitabilmente alla necessità di tutelare un patrimonio che nella diocesi di Novara conta oltre 400mila beni, divisi in 1200 chiese. Una catalogazione è in corso, ma è un'operazione difficile e costosa che non ha ancora coperto neppure il 40% dei beni. Eppure la conoscenza è il punto di partenza per la tutela e la valorizzazione. Lo stresso maggiore Angeletti ha voluto rimarcare l'importanza di possedere delle immagini fotografiche delle opere d'arte che si custodiscono. Senza queste sarebbe stato impossibile, ad esempio, risalire al dipinto di Stresa. Oggi il dipinto torna a Stresa, custodito in cassaforte in parrocchia. In prole, probabilemnte sarà restiuito alal chiesetta di Passèra, dove è statao installato un impianto di audiovideosorveglianza tencnologicamente avanzato. Era il maggio del 2009, forzando la porta laterale i ladri entrarono nella chiesa asportando dall'altare la preziosa tela con un taglierino, assimead un crocefisso ligneo.

A.D

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