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VERBANIA - 20.03.2025 -- Dal 2017 è sospeso dall’Ordine degli avvocati ma, spacciandosi per tale, ha raggirato una persona disabile e i suoi familiari. S’è aperto con un nulla di fatto il processo che, al Tribunale di Verbania, vede a giudizio Marco Portigliotti. Cinquant’anni, aronese, già candidato sindaco della città lacustre nel 2010 con una propria lista, deve rispondere di truffa aggravata, appropriazione indebita e usurpazione di funzione pubbliche. A denunciarlo sono stati i parenti di un uomo, amico di famiglia, presso i quali il professionista s’era spacciato come amministratore di sostegno incaricato dal Tribunale per gestirne le sostanze. Non aveva alcuna nomina ma, con l’inganno, s’era fatto dare 1.500 euro di presunti onorari e s’era trattenuto 3.500 euro che l’uomo, ricoverato in una struttura protetta, aveva ricevuto come canoni di affitto e che, nonostante le insistenze, non aveva voluto riconsegnare.

Nell’udienza predibattimentale di ieri Portigliotti, che non ha nominato un difensore di fiducia e che è assistito da quello d’ufficio, non s’è presentato. Pur avendo regolarmente ricevuto l’avviso di chiusura indagini, non ha ritirato l’atto di fissazione dell’udienza. Per questo, non avendo la certezza che l’imputato è a conoscenza del procedimento a suo carico, il giudice ha optato per un rinvio, fissando la prossima udienza per il 22 maggio e disponendo una nuova notifica.

In quella sede si costituiranno parte civile i parenti della persona raggirata ma avanzerà domanda anche l’Ordine degli avvocati, che intende così tutelare l’immagine della categoria.

 


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