VERBANIA - 16-3-2025 – Ci sono più piani di lettura per chi volesse avvicinarsi a Villa Taranto da un punto di vista diverso rispetto a quello del semplice godimento della bellezza. Bellezza che inevitabilmente, è la prima cosa che assale lo sguardo. Con prepotenza, quasi con sfacciataggine.
E poi c'è la Villa Taranto nascosta, quella che si cela dietro il lavoro incessante dei giardinieri, impegnati quotidianamente promuovendo sul campo: biodiversità, sostenibilità e lotta contro i cambiamenti climatici. Qui a Villa Taranto, questi valori sono di casa e non da oggi, ma da sempre, sin da quando il capitano Mc Eacharn, negli anni '30 del secolo scorso, realizzò nei 16mila ettari alle pendici della Castagnola il suo museo di specie viventi. E su quella scia si prosegue, quasi cento anni dopo. Come afferma il responsabile botanico Fabrizio Buttè, a Villa Taranto non si utilizzano fitofarmaci. Le migliaia di specie in catalogo rappresentano un campionario straordinario di biodiversità. E, sebbene non si possa fermare il cambiamento climatico, si cerca di adeguarsi piantando specie esotiche, ma anche lavorando con particolare cura sulle essenze abituate al clima di un tempo.
Il lavoro che si compie trova la sua vetrina durante la stagione turistica, che è cominciata oggi, domenica 16 marzo, un taglio del nastro foriero di novità, come ogni nuovo inizio. È la prima volta per il nuovo direttore, Andrea Cottini, che ha preso il posto dello "storico" direttore Roberto Ferrari, in pensione dallo scorso dicembre. Dopo 45 anni di servizio e trasformazioni importanti, che hanno portato il giardino botanico a raggiungere le 180mila presenze annue. Riuscire a comunicare al grande pubblico la Villa Taranto a 360 gradi è uno degli obiettivi che ha annunciato Cottini, parlando – anche – di collaborazioni ed eventi.
Novità sono state annunciate dal sindaco Giandomenico Albertella, che, in qualità di primo cittadino di Verbania e presidente del Cda di Villa Taranto, ha presentato diversi cambiamenti. La prima è che, nella prima domenica di ogni mese, l'iniziativa che prevedeva l'ingresso gratuito per i cittadini di Verbania si estende a tutti i residenti nel VCO (prenotazioni online). Inoltre, sono in programma collaborazioni con le Fondazioni bancarie per cercare fondi destinati ad ampliare la fruibilità del parco, ma anche per lavorare insieme al Museo del Paesaggio, realizzare eventi e creare progetti a favore del turismo familiare, tipico del lago, con servizi dedicati ai bambini.
Eppure, "in questo posto dove il tempo sembra fermarsi e la bellezza regna", per usare le parole del neo direttore, le criticità non mancano. Si lotta contro il clima incoerente di questi tempi, che negli anni passati ha visto due fortunali abbattersi sulla Villa, causando danni incalcolabili. Ma si lavora anche affinché il giardino botanico possa essere fruibile costantemente. Il 60% dei visitatori, ha spiegato Albertella, visita la Villa da aprile a giugno, con un calo nei mesi di luglio e agosto, proprio quando gli alberghi del lago sono pieni.
Parlando di numeri, interessante è il dato fornito dal presidente del Distretto Turistico Francesco Gaiardelli, che ha spiegato come il 10% delle presenze registrate sul lago sia richiamato dai giardini botanici. Un dato che va tenuto in considerazione sempre, non solo in occasione di manifestazioni ed inaugurazioni, perché se la cultura del giardino è nel DNA di questi luoghi, il verde cittadino dovrebbe rispecchiarlo. Abbiamo chiesto ad Albertella se si farà qualcosa per rendere il verde urbano degno di Villa Taranto: "Abbiamo stanziato 1 milione e 200mila euro per la cura del verde cittadino, contro i 400mila della precedente amministrazione. Vedrete come sta cambiando Villa Giulia e ne prenderete atto", assicura.