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VERBANIA - 14-03-2025 -- Quando le forze dell’ordine giunsero sul posto, non trovarono nulla. Dei partecipanti alla maxirissa ossolani contro verbanesi (e cusiani) non vi era traccia, nonostante le allarmate telefonate al numero di emergenza di alcuni abitanti avessero riferito di una trentina di soggetti che se le davano di santa ragione, lanciandosi sassi e colpendo con bastoni. Polizia e carabinieri convergettero con le proprie pattuglie a Ornavasso – luogo neutro in cui si sarebbero dati appuntamento i due gruppi – ma identificarono uno sparuto gruppo di giovani che, nella piazza centrale, davanti alla stazione attendevano di prendere il treno per rincasare. Le indagini condotte nei giorni scorsi furono difficoltose, sia per la mancanza di immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia perché nessuno aveva sporto denuncia, né s’era presentato all’ospedale dicendo di essere stato picchiato. I carabinieri della stazione di Premosello riuscirono a raccogliere qualche notizia da residenti che non volevano però comparire in dichiarazioni ufficiali e identificarono una persona -non direttamente coinvolta, quindi non denunciata- dalla targa del motorino sul quale viaggiava quella sera del 1° giugno del 2020. Con un quadro probatorio un po’ approssimativo la Procura ha comunque mandato a giudizio sette persone, ragazzi di giovane età – due sono donne – che al Tribunale di Verbania devono rispondere del reato di rissa. Nell’ultima udienza del processo gli operanti sentiti come testimoni hanno confermato di aver proceduto sulla base di segnalazioni da fonti confidenziali che hanno portato a identificare gli imputati.

 


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