VERBANIA - 12-03-2025 -- Non c’è prova che l’aggressore della discoteca fosse lui. Accusato di furto con strappo, reato che prevede una pena compresa tra quattro e sette anni, un giovane di origine marocchina residente in provincia è stato assolto dal Tribunale di Verbania. I fatti risalgono a fine 2021. Nel mese di dicembre tra i frequentatori della discoteca Nabila di Cuzzago di Premosello c’è anche un ragazzo residente in Ossola. Attorno a mezzanotte, mentre si trova in pista, viene avvicinato da uno sconosciuto che gli strappa dal collo la catenina d’oro, lasciandogli un evidente abrasione sulla pelle. Accade tutto in pochi istanti, per giunta al buio e in mezzo al frastuono, circostanze che impediscono all’aggredito, una volta recatosi a sporgere denuncia, di identificare compiutamente colui che l’ha derubato. In un momento successivo, tuttavia, lo stesso ragazzo si ripresenta di fronte alle autorità con la foto, presa dai social network, che ritrae colui che ritiene sia il ladro. L’indagine, in realtà, non fornisce molti spunti o elementi a conferma della tesi accusatoria. Non viene effettuata una perquisizione domiciliare che permetta, ad esempio, di rinvenire la catenina o altri elementi di prova; né vengono approfonditi i movimenti del presunto ladro, che ha sempre dichiarato di non essere stato quella sera in discoteca e che i tabulati telefonici, sollecitati in udienza preliminare dal giudice, collocano altrove, ma un paio d’ore prima del furto con strappo. Con questi elementi di dubbio il giovane, che ha scelto per il processo il rito abbreviato, è stato assolto oggi. Il giudice ha ritenuto, come chiesto dal pm Anna Maria Rossi e dal difensore, Francesco Salsa, che non vi fossero elementi sufficienti per giungere a una condanna che, nonostante l’incensuratezza del giovane imputato, avrebbe potuto essere severa, dato il tipo di reato.