VCO - 12-3-2025 -- In un contesto economico regionale caratterizzato da segnali di sofferenza del settore manifatturiero, il Verbano-Cusio-Ossola si distingue con una performance decisamente positiva. È quanto emerge dalla 213ª "Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera" realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali, Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Nel quarto trimestre del 2024, mentre il dato medio regionale registra una contrazione della produzione industriale dell'1%, il VCO mostra una crescita dell'1,7%, posizionandosi come la provincia con la performance migliore in Piemonte. Un risultato che va in controtendenza rispetto all'andamento generale e che appare ancora più rilevante se confrontato con i dati negativi di territori come Torino (-2,7%) e Biella (-2,4%).
Il tessuto produttivo del Verbano-Cusio-Ossola ha beneficiato soprattutto della buona performance delle industrie metalmeccaniche locali, che hanno saputo resistere meglio di quelle di altre province alla crisi che ha colpito il settore a livello regionale.
L'indagine, condotta nei mesi di gennaio e febbraio 2025 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2024, ha coinvolto 1.839 imprese industriali piemontesi per un totale di oltre 91.600 addetti e un fatturato complessivo di circa 61,5 miliardi di euro.
"L'economia globale del 2024 è stata segnata da sfide significative, con ripercussioni evidenti anche a livello locale", ha commentato Gian Paolo Coscia, Presidente di Unioncamere Piemonte. "La contrazione media della produzione manifatturiera per l'intero 2024 è stata pari al -0,8%, segnando un cambio di rotta rispetto al trend positivo registrato negli anni precedenti".
A pesare sull'economia regionale non solo l'incertezza legata alle tensioni geopolitiche in atto e lo spettro dei dazi statunitensi, ma anche la crisi di alcuni settori chiave come l'automotive, la metalmeccanica e il tessile. In questo scenario, il Verbano-Cusio-Ossola si conferma un territorio resiliente, capace di adattarsi meglio ai cambiamenti del mercato.
Il rapporto evidenzia inoltre che nel corso del 2024 il 30,8% delle imprese manifatturiere piemontesi ha effettuato investimenti, quota in calo rispetto al 2023 (34,7%). La propensione all'investimento si conferma in aumento al crescere della dimensione aziendale: il 93,5% delle imprese di grandi dimensioni ha effettuato investimenti, a fronte del 25,3% delle imprese con meno di 10 addetti.
In definitiva il clima di fiducia delle imprese manifatturiere piemontesi continua a deteriorarsi. Le previsioni per il breve periodo evidenziano complessivamente un peggioramento delle aspettative su produzione, ordini e fatturato, con l'indice complessivo che si attesta a 77,3 punti nel IV trimestre 2024, ben al di sotto della linea del 100 che rappresenta la soglia di stabilità.