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VERBANIA - 3-3-2025 -- L'opposizione compatta i ranghi. In gioco, dicono, c'è la libertà. E il rischio arriva dalla giunta Albertella, e alle delibere di modifica ai regolamenti dei Consigli di Quartiere e del Consiglio Comunale che lo stesso sindaco presenterà al vaglio dell'Assemblea. Ma l'opposizione mette le mani avanti: ricorreranno al Prefetto vicario.
Forza Italia con la capogruppo Mirella Cristina e il consigliere Samuele D'Alessandro; Patrich Rabaini e Silvia Marchionini per la civica di cui sono espressione, e per Fratelli d'Italia Matteo Marcovicchio (non presente), hanno indetto una conferenza stampa per comunicare il forte disappunto.
Un attacco alla libertà di critica, di espressione. Un attacco a libertà riconosciute dalla Costituzione, ed anche a quanto espresso dall'articolo 60 del Regolamento del Consiglio comunale a proposito delle facoltà dei consiglieri.
Estrema sintesi del pensiero espresso in conferenza stampa convocata prima che il Consiglio Comunale voti quelle variazioni che Patrich Rabaini, ha definito né più né meno come provedimenti "ad personam". Contro chi?: Andiamo con ordine. Ha fatto il giro dei social nei giorni scorsi la diatriba apertasi in seno al Consiglio di Quartiere Est, dove - causa dimissioni - sono rimasti due consiglieri su cinque. Cosa che, facendo mancare il numero legale, fa venir mano l'operatività del Consiglio di cui è presidente Ettore Francioli. Una questione che, attraverso le pagine social del Quartiere, è stata fonte di critiche e di dibattiti. La modifica passata in Commissione immagina due modifiche al regolamento. Una prevede che il Consiglio di Quartiere possa essere sciolto se vengono meno certe condizioni, l'altra riguarda proprio l'uso dei social network per cui i responsabili prima di caricare contenuti dovranno passare al vaglio della portavoce del sindaco, questo per assicurare modalità di comunicazione "omogenee e coerenti". "Omogenei e coerenti rispetto a cosa ? - commento sarcastico di Mirella Cristina-. Questa è censura". Ma c'è di più lo scioglimento del Consiglio di quartiere non ancora a scadenza (scadranno nel 2027) sarebbe un procedimento retroattivo, dunque per l'opposizione illegale : "Il Consiglio di quartiere evidentemente non piace più - commenta Marchionini - dimenticando che queste persone, che s'impegnano volontariamente per la città sono una ricchezza. Tanto più in una città dove vota meno del 50% degli aventi diritto". Marchionini rivendica i suoi 10 anni da sindaco, e gli attacchi che le sono arrivati da ogni parte: "Ma non mi sono mai sognata di mettere a tacere qualcuno". "Lo scioglimento imposto di un organismo democraticamente eletto è cosa di assoluta gravità, mai verificatosi in città", le considerazioni di Rabaini.
E si arriva alle modifiche sul regolamento del Consiglio Comunale. Al riguardo le modifiche proposte prevedono che il consigliere non possa invocare il "caso personale" (ovvero l'intervento non prevosto quando è tirato in causa direttamente dall'intervento di altro consigliere) "se non c'è una vera e propria censura" mentre l'altra modifica impone che il consigliere si alzi dal proprio posto - magari per andare a chiedere lumi alla segreteria - solo se il presidente del Consiglio dà il consenso. Per entrambe le modifiche le opposizioni intravvedono la volontà dell'amministrazione di tenere sotto controllo il legittimo dissenso. "Chi stabilisce cosa sia censura e cosa no?", la principale opposizione al merito. "L'amministrazione comunale vuole controllare tutto e tutti. Siamo scomodi ma esistiamo, se ne facciano una ragione", la chiosa di Mirella Cristina.

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