VERBANIA - 28-02-2025 -- Anche l’autista partecipò alla truffa del Rolex. Dopo che, arrestato in flagranza dalla polizia, è stato condannato l’autore del raggiro dell’acquisto con un assegno falso un cronografo da 15.000 euro, anche uno dei suoi complici è stato giudicato colpevole dal Tribunale di Verbania.
Nel febbraio del 2022 un’auto civetta della polizia si mise sulle tracce di un’automobile segnalata come sospetta da un alert partito dal sistema di lettura targhe di Gravellona Toce. Gli agenti in borghese individuarono il veicolo e lo seguirono sino all’esterno della locale filiale di Intesa Sanpaolo. Mentre uno degli occupanti scese ed entrò in ufficio, l’altro – al volante – rimase fermo per qualche tempo, prima di allontanarsi. I poliziotti, a quel punto, lo fermarono, l’identificarono e, non avendo motivo per trattenerlo oltre (tutto era in ordine), lo lasciarono andare. Tornati nei pressi della banca, fermarono il compagno che stava uscendo in possesso di un Rolex Submariner appena comprato da un artigiano cusiano che l’aveva messo in vendita on-line e che era ignaro di essere stato frodato. L’assegno circolare con cui era stato pagato e che aveva portato all’incasso (era un venerdì, ultimo giorno di apertura settimanale) dalla banca di fiducia, dove era stato rassicurato via telefono – una chiamata “deviata” dalla filiale – dall’istituto traente, era un falso di ottima qualità.
Scoperto l’inganno e arrestato il truffatore, si scoprì che questi, giovanissimo napoletano, era salito dalla Campania in compagnia dell’amico, con cui aveva preso due posti letto in un B&B del posto e che l’aveva accompagnato in banca. Per il Tribunale di Verbania, che ha condannato il primo a un anno e 600 euro di multa, è complice anche l’autista, condannato a otto mesi e 200 euro di multa.