1

p d giustizia 22

VERBANIA - 17-01-2025 -- Quella mattina, a Domodossola, era lì per lavoro, per verificare che uno sfratto con procedura esecutiva decisa da un giudice fosse eseguito e che colei che occupava una casa popolare alla quale non aveva diritto, la restituisse ad Atc. Era il 27 maggio del 2022 e l’ufficiale giudiziario non trovò nessuno in casa, motivo per cui chiamò la polizia e i vigili del fuoco per forzare la serratura. Mentre le operazioni si stavano ultimando, sopraggiunsero l’assegnataria e il compagno. Protestarono, non solo per avere gli effetti personali lasciati nell’appartamento, ma anche e soprattutto per la sorte degli animali domestici: un cane che gli addetti del canile stavano portando via e un gatto che non si trovava. Qualche giorno più tardi su Facebook, Instagram e TikTok comparvero video e post dello sfratto con commenti negativi e pesanti. Si definiva l’ufficiale giudiziario uomo di m… e lo si minacciava. Così, almeno, ritenne il pubblico ufficiale quando venne informato da un poliziotto. Sporse la denuncia dalla quale s’è originato il procedimento penale per diffamazione aggravata e minacce discusso oggi dal Tribunale di Verbania. La parte offesa, che nel frattempo è deceduta, ha visto i familiari subentrare come parte civile. A loro il compagno dell’assegnataria, individuato dalla polizia giudiziaria come l’autore del post, dovrà versare un risarcimento di 5.000 euro. L’imputato è stato infatti ritenuto colpevole di entrambi i reati, e condannato a una multa di 4.500 euro (il pm Maria Portalupi aveva chiesto 600 euro) e al pagamento delle spese di costituzione. La difesa aveva sostenuto che l’autore del post non fosse l’imputato, ma probabilmente la compagna, e che le frasi si riferivano al fatto che, nella fretta di eseguire lo sfratto, non era stato individuato il gatto, rimasto chiuso nell’appartamento.

 

 

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.