CANNOBIO – 21.03.2016 – La lite è scoppiata
cinque anni fa per un sorpasso azzardato sulla statale e ancora oggi, con due processi già celebrati in primo grado e uno ancora pendente, è lungi dall’essere chiusa. Protagonisti di questa infinita diatriba processuale sono Luca Bergamaschi, Luca Fortugno e la moglie di quest’ultimo Giovanna Vaccaro.
La coppia, allora non ancora sposata, alle 17,30 circa di un pomeriggio con molto traffico sulla litoranea, stava rientrando verso Cannobio dopo essersi recata al punto vendita Grancasa di Fondotoce. A Cannobio, in località “curva del leone”, i due incrociarono l’auto dell’oggebbiese Bergamaschi, proveniente dal senso opposto e in fase di sorpasso. Mancò poco che la manovra azzardata non provocasse un incidente ma, fortunatamente, non ci furono scontri. Fortugno, però, frenò di colpo, provocando un forte colpo alla fidanzata, che stette male e vomitò in auto. Superato l’ostacolo, Bergamaschi si fermò in fondo al rettilineo. Il rivale lo vide nello specchietto retrovisore, invertì la direzione di marcia e lo raggiunse. Una volta sceso dall’auto ci fu lo scontro, che viene raccontato dalle due parti in modo differente. Bergamaschi dice che, rotto il finestrino dell’auto, fu estratto a forza dal sedile e picchiato con pugni al volto che gli hanno anche rotto gli occhiali. Fortugno ribatte che è stato l’altro a sbattergli la porta addosso mandando in frantumi il vetro.
Dalle reciproche denunce sono già scaturiti due procedimenti penali, che hanno visto Fortugno condannato in primo grado per violenza privata e la moglie condannata per falsa testimonianza. Entrambi, difesi dall’avvocato Loredana Brizio, hanno proposto appello. Ora i due automobilisti sono a processo dal giudice di pace per vari reati che vanno dalle minacce al danneggiamento sino alle lesioni: a Fortugno sono contestate quelle a Bergamaschi, a quest’ultimo – difeso dall’avvocato Andrea Cattaneo – quelle provocate con la sua guida a Vaccaro.