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giovanni di milia

STRESA - 10-01-2025 -- Per tanti anni è stato uno dei volti della funivia del Mottarone, addetto alla stazione di arrivo, in vetta. Al nord Giovanni Di Milia era salito per lavorare, per costruirsi un futuro migliore e darlo alla famiglia. Dall’Appennino lucano, al limitare dell’Irpinia, era arrivato sul Lago Maggiore. Muratore prima e dipendente della funivia poi, ha dedicato la sua esistenza al lavoro e alla famiglia. Se n’è andato ieri mattina all’età di 93 anni e oggi è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio terreno. Alle esequie, celebrate nella chiesa di Carciano, don Gianluca Villa l’ha ricordato come una persona umile, molto legato alla moglie scomparsa tre anni fa (“la sua Peppa” – ha detto, sottolineando la forza di un legame durato sessant’anni di matrimonio), con la quale hanno affrontato sacrifici e privazioni per acquistare casa e crescere i cinque figli, trasmettendo però sani valori ai figli Angela, Michele, Vincenzina, Canio e Maria. Una persona che ha saputo farsi voler bene, come testimoniano i numerosi attestati di affetto ricevuti dai familiari.

Nella foto, Giovanni Di Milia con la moglie

 

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