VERBANIA - 10-01-2025 -- Una trappola col filo spinato e una tagliola. Aveva utilizzato mezzi di dissuasione estremi l’aronese a processo al Tribunale di Verbania per maltrattamento di animali. La Procura gli contesta di aver provocato gravi ferite al gatto domestico d’una donna residente poco distante. Il felino, lasciato libero di uscire di casa, una volta nella proprietà dell’imputato aveva messo una zampa in una tagliola. La chiusura fulminea delle due mezzelune di metallo gli aveva provocato la frattura dell’osso d’una zampa, certificata dal veterinario che l’aveva poi operato per comporla.
Ad accertare l’uso della tagliola, ma anche di una trappola con filo spinato, era stata il 26 settembre la polizia locale di Arona, chiamata da una vicina che segnalava una situazione di pericolo per gli animali. L’ufficiale che s’era recata sul posto aveva visto di persona la trappola e, parlando col proprietario, s’era fatta consegnare la tagliola, posta sotto sequestro e successivamente ricondotta al ferimento del gatto della parte offesa, che nel processo è costituita parte civile. Sia ai vigili, sia al giudice, l’imputato ha spiegato che quegli stratagemmi li aveva adottati perché disperato per via dei danni al giardino arrecati da alcuni animali selvatici, in particolare da un tasso.