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VERBANIA – 05.04.2015 – Per quasi quarant’anni ha predicato

algebra e trigonometria, funzioni e logaritmi, insegnando a intere generazioni di verbanesi. Se n’è andato ieri Paolo Siviglia, storico prof. di matematica dell’istituto “Cobianchi” e del liceo scientifico “Galois”, del quale è stato una delle anime.

Aveva 78 anni e da tempo lottava contro un brutto male. Negli ultimi mesi pareva stare meglio e aveva ripreso a uscire di casa, seppur con grande fatica. Non era difficile incontrarlo per strada e trovarlo, come sempre, cordiale e pronto alla battuta, incline a rievocare ricordi scolastici ma per nulla ancorato al passato e, anzi, attento ai temi dell’attualità.

Siviglia era un uomo di cultura e di scienza. Curioso, interessato, appassionato, amava la matematica ma alla speculazione teorica preferiva l’approccio didattico e pedagogico. Era, in una parola, un insegnante. Un prof. di quelli vecchio stampo: preciso, rigoroso, severo e burbero con quegli alunni che non conseguivano il profitto che era alla loro portata. Era molto esigente con gli studenti, forse perché sapeva che cosa volesse dire farsi strada nella vita.

Nato a San Lorenzo, un paese in provincia di Reggio Calabria, aveva frequentato il liceo a Reggio Calabria e s’era laureato in matematica e fisica a Messina. Dopo una breve parentesi da insegnante nella sua regione, negli anni Settanta s’era trasferito a Verbania. Prof. per 15 anni al “Cobianchi”, partecipò alla nascita del liceo scientifico, che nel 1974 era stato istituito come sezione staccata del “Gobetti” di Omegna e che nel 1979 era diventato indipendente. Nella diatriba che animò il corpo docenti sul nome da affibbiare al liceo, Siviglia fu strenuo fautore di Evariste Galois, lo scapestrato genio francese che morì a vent’anni in duello scrivendo le sue rivoluzionarie teorie matematiche la notte prima di essere ferito a morte. Galois la spuntò su Bonaventura Cavalieri, che tornò in auge quando, nel ’95, ci fu l’accorpamento con il liceo classico “Tonolli” e il trasferimento nella nuova sede di Madonna di Campagna.

Nel 1993 fu il fondatore e primo presidente della sezione verbanese dell’associazione Mathesis, retta per tre anni. È autore di testi e volumi scolastici di matematica.

Il professor Siviglia lascia la moglie Concetta e le figlie Carmen e Mimma, la sorella Antonia. Il funerale sarà celebrato martedì alle 15 nella basilica di San Vittore.

La famiglia rivolge un particolare ringraziamento al suo medico curante, il dottor Luca Serra, oltre che alla dottoressa Annalisa Luraschi e al personale del reparto di Oncologia del “Castelli”.

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