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p d giustizia 22 due

VERBANIA - 03-12-2024 -- Per il giudice sono colpevoli entrambi, sia chi provocò la lite per futili motivi, sia l’amico chiamato in soccorso e che minacciò le vittime con un coltello. Nove mesi di condanna ciascuno è la pena che il Tribunale di Verbania ha stabilito per due tunisini accusati di minaccia a mano armata per una lite avvenuta nell’agosto del 2022 ad Arona. Fratello e sorella poco più che ventenni, barista e cameriere in due locali della città lacustre, finito il turno notturno di lavoro si ritrovarono insieme ad altri amici per festeggiare il compleanno di lei. Presero da mangiare al McDrive e consumarono sul lungolago, tra una chiacchiera e l’altra. Terminata l’improvvisata festa, dopo le 3,30 i fratelli fecero per tornare a casa ma, lungo la strada, incontrarono un tunisino che li insultò in arabo, lingua che conoscono essendo i genitori di origine marocchina. Il fratello rispose e, in più, ebbe un contatto ravvicinato col tunisino quando quest’ultimo raccolse la camicetta caduta dalla borsa della ragazza che pareva non voler restituire. Finito con qualche spintone quell’episodio, all’altezza di un distributore automatico di tabacchi, i due giovani videro tornare il ragazzo di prima e un connazionale molto più robusto, che attaccò al muro il fratello più grande, estraendo un coltello col quale lo minacciò.

Al processo tenutosi a Verbania le difese hanno insistito sulla mancanza di prova certa che si trattasse di un coltello e, per uno dei due imputati, l’estraneità alla minaccia. Ciononostante il giudice ha accolto la richiesta del pm e li ha entrambi condannati a 9 mesi.

 


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