VERBANIA - 08-10-2024 -- “Sono passati quasi due anni, ma sto ancora male: penso solo a quello, ho paura e sono in cura dallo psicologo”. Sono pesanti, riferiti dalla parte offesa, i postumi della relazione extraconiugale che una donna di 46 anni residente nel Basso Verbano ha avuto, tra il 2022 e il 2023, con un magrebino di ventuno anni più giovane conosciuto in un locale di Arona. Lei, sposata e con un figlio, si era profondamente invaghita di quel venticinquenne che, successivamente, ha denunciato per una serie di episodi di violenza fisica e psicologica.
La relazione, che andava avanti da qualche tempo, si incrinò nei giorni a cavallo del Capodanno, che i due decisero di trascorrere insieme in un appartamento di Parigi preso in affitto da lei. Fu lì che, ha riferito al giudice, lui la picchiò e la trattenne contro la sua volontà. Una parentesi chiusa con il perdono e la riappacificazione, durati tre settimane. A fine gennaio la decisione di reincontrarsi. Lui, che nel frattempo s’era trasferito in Costa Azzurra, salì sul Lago Maggiore per vedersi con lei in un appartamento nelle vicinanze prenotato su Airbnb per tre giorni, prolungati a cinque. La donna, che all’insaputa del marito aveva seguito il giovane in quella avventura, ne uscì malmenata, con lividi e tumefazioni.
Al giudice ha raccontato di essere stata drogata e soggiogata e che quando lui le si era accanito contro, oltre a picchiarla l’aveva minacciata puntandole un coltello al collo. Era riuscita a dare l’allarme solo quando, l’indomani, mentre il giovane dormiva era uscita a cercare assistenza nel vicino, proprietario dell’alloggio Airbnb. Questi chiamò il 112 e l’accompagnò dai vigili. Successivamente intervennero i carabinieri, che accertarono lo squasso dell’appartamento dove era avvenuta l’aggressione. La donna fu accompagnata all’ospedale dal marito, nel frattempo informato.
Pochi giorni dopo lo stesso magrebino – scavalcata la recinzione – si presentò all’uscio della casa di lei, picchiando forte sulla porta e cercando di entrare. Il marito chiamò le forze dell’ordine che, intervenute, lo arrestarono.
Per questa serie di episodi il giovane, che oggi ha 27 anni, è a processo per una serie di capi di imputazione che vanno dalla minaccia aggravata alla violazione di domicilio, passando per lesioni aggravate, furto e danneggiamento.