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francioli ettore

VERBANIA - 23-09-2024 -- La segnalazione, spedita a titolo informativo per pec alla prefettura e alla Procura della Repubblica, l’ha trasmessa stamane Ettore Francioli (nella foto), presidente del Quartiere Verbania Est. È stato lui, in questi giorni, a scoprire che da quattro anni e quattro mesi giace in Comune una relazione di un ingegnere che mette nero su bianco la non rispondenza alle norme di sicurezza (le NTC del 2018) del ponte sul torrente San Giovanni tra Intra e Possaccio (il viadotto di via San Giovanni Bosco).

Il presidente della Commissione Partecipazione – che rappresenta i vertici di tutti e cinque i Quartieri – in agosto ha effettuato un sopralluogo sulla sponda sinistra, quella del suo territorio, per verificare la manutenzione del verde infestante nel greto e, vedendo degrado, il 4 settembre ha chiesto all’Ufficio tecnico di fargli avere la relazione strutturale commissionata nel 2019 dall’allora giunta Marchionini, della quale non erano stati resi noti gli esiti. Il documento gli è stato trasmesso martedì 17 e, dopo qualche giorno, letti gli elaborati e valutate le conclusioni, ha segnalato la questione alle autorità, informando anche sindaco, assessore ai Lavori pubblici e consigliere delegato ai Quartieri.

“Come presidente del Quartiere Verbania Est e fruitore quotidianamente di quel ponte, sono stupito e preoccupato – dice –. Stupito perché quella relazione, che da quattro anni è nelle mani di tecnici e amministratori, non è mai stata divulgata, non solo all’opinione pubblica, ma nemmeno ai Quartieri che hanno il diritto di sapere se sussistono potenziali situazioni di pericolo. Sono anche stupito del fatto che sia stata ignorata, che nessun provvedimento di limitazione del traffico sia stato preso dalla Polizia Municipale (l’ingegnere consiglia di ridurre da 44 a 12 tonnellate il limite massimo dei mezzi pesanti a pieno carico in transito) e che i lavori di manutenzione straordinaria siano stati messi a bilancio, nel Piano Triennale delle opere pubbliche, solo nel 2026, l’anno più lontano possibile nella pianificazione comunale – afferma Francioli –. La mia preoccupazione deriva dal fatto che, se è vero che non esiste un pericolo imminente di crollo, certi rischi vanno tassativamente ridotti”.

Alla luce della relazione, il presidente del Quartiere Verbania Est, che ha annunciato l’intenzione di riunire la Commissione Partecipazione per discuterne, ha avanzato alcune richieste all’Amministrazione: “chiarimenti sulla sicurezza generale del ponte e sulla necessità o meno di ridurne la portata; tempi stretti per la sistemazione, con l’inserimento dei lavori nel bilancio 2025; conoscere lo stato di salute degli altri ponti cittadini; avviare una condivisa discussione sulla viabilità in fase di cantiere, contando che quel ponte non a norma è una delle principali direttrici del traffico di Verbania e dei comuni collinari limitrofi”.

 

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