VERBANIA - 23-09-2024 -- Non sarà effettuata alcuna perizia psichiatrica sul 66enne ossolano accusato di aver profanato alcune tombe del cimitero di Domodossola. L’ha deciso oggi il giudice Ines Carabetta che, nell’ennesimo procedimento penale per vilipendio di tombe, non ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero.
L’uomo, che si professa un occultista impegnato nella lotta agli “operativi” che gettano malefici sulle persone inconsapevoli, sostiene che le sue incursioni nel camposanto, durante le quali si copre le parti esposte del corpo con pellicola di plastica e si passa il coltello sulle braccia, non hanno nulla a che vedere con la sparizione di alcuni oggetti dalle tombe, come gli viene contestato.
La polizia municipale domese più volte l’ha individuato, di notte – anche con appostamenti e dotandosi di speciali telecamere fototrappola – all’interno del cimitero, ed è già stato condannato per fatti simili. Per il Tribunale di Sorveglianza di Torino l’imputato non è idoneo al regime carcerario, né a quello degli arresti domiciliari. I giudici hanno pertanto chiesto che sia affidato al Centro di salute mentale di Domodossola. È anche di fronte a questa decisione che il Tribunale di Verbania ha vagliato la possibilità di disporre una perizia psichiatrica. Il giudice ha chiesto di acquisire le sue cartelle mediche alla luce delle quali, tuttavia, non si evidenzia alcuna possibile patologia psichiatrica per la quale potrebbe essere dichiarato incapace. Il processo pertanto va avanti ed è stato aggiornato.