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VERBANIA - 11-09-2024 -- La lite, in pizzeria, nacque all’ora di pranzo perché un dipendente non s’era presentato al lavoro. In un’attività di Verbania, gestita da imprenditori e con dipendenti magrebini, nel luglio del 2022 il titolare si lamentò che il connazionale che aveva assunto come pizzaiolo era assente. Lo chiamò al telefono e gli disse di raggiungerlo immediatamente. Arrivò nel giro di un quarto d’ora e la tensione tra i due, pregressa e legata anche a questioni contrattuali, esplose in una lite verbale, al culmine della quale i due vennero alle mani. Il dipendente lo minacciò a parole, prima di andarsene e di troncare immediatamente il rapporto lavorativo, pretendendo il denaro che gli era dovuto.

Il gestore della pizzeria per quell’episodio ha sporto denuncia per tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni. Il pm, che ha modificato il capo di imputazione ritenendo che il reato sia stato consumato e non solo tentato, ha chiesto la condanna a 9 mesi. Il giudice di pace l’ha assolto con la formula dubitativa, non essendoci prove di tale fatto.

 


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