PIEMONTE - 11-9-2024 -- Nel I semestre del 2024 il Piemonte ha registrato un valore delle merci esportate pari a 31,4 miliardi di euro, dato in calo del 4,6% rispetto all’analogo periodo del 2023. Il risultato evidenziato nella prima parte del 2024 è stato il frutto di una contrazione del 2,1% segnata già nel primo trimestre, seguita da una diminuzione ancora più intensa delle vendite oltre confine registrata nel periodo aprile-giugno 2024 (-6,8%). Nello stesso periodo il valore delle merci importate è stato pari a 23,7 miliardi di euro, il 10,2% in meno rispetto al semestre gennaio-giugno 2023, portando il saldo della bilancia commerciale a +7,7 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 6,5 dell’anno prima.
"È evidente che il contesto economico internazionale stia mettendo a dura prova il nostro tessuto produttivo. Nonostante questo scenario sfavorevole, il Piemonte dimostra una certa resilienza, grazie alla buona performance dei settori alimentare e tessile” dichiara Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.
A livello nazionale, nel I semestre del 2024 l’export in valore ha mostrato una flessione del 1,1% su base annua, sintesi di dinamiche territoriali molto differenziate.
Il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice, con una quota pari al 9,9% dell’export nazionale.
A determinare principalmente la contrazione piemontese è il settore dell'auto che nel primo semestre ha registrato anche un forte calo nella produzione, pertanto la provincia maggiormente colpita dal calo dell'export risulta di conseguenza essere Torino, dove è concentrata l'industria automobilistica.
Il calo registrato a livello complessivo regionale è dunque frutto di andamenti territoriali eterogenei. Il capoluogo regionale, che genera il 44,0% delle esportazioni, ha registrato una flessione di intensità superiore a quella media piemontese (-10,8%). Cuneo, seconda realtà per contributo fornito alle vendite oltre confine, ha, invece, messo a segno un incremento tendenziale del 5,2%. La dinamica positiva accomuna anche i territori di Novara (+4,8%), Vercelli (+9,1%) e Verbano C.O. (+1,1%), mentre Alessandria (- 3,3%), Asti (-5,7%) e Biella (-14,2%) scontano flessioni dei valori delle merci esportate.