VERBANIA - 10-09-2024 -- Il fatto è di lieve tenuità e non avrà conseguenze penali. È di assoluzione la sentenza con cui il Tribunale di Novara ha deciso, ieri, l’occupazione “abusiva” dell’ex macello di piazza Pasteur da parte di una coppia residente all’epoca dei fatti – il 2019 – in Ossola. Lui, italomarocchino di 28 anni; e lei, 40enne del Nicaragua, entrambi conosciuti alle forze dell’ordine e oggi trasferiti altrove, il 5 aprile scesero a Novara per festeggiare il compleanno del giovane insieme ad alcuni amici e parenti. Terminata la serata in un locale, vista la tarda ora e le condizioni un po’ precarie, decisero di fermarsi tutti a Novara e di ricorrere all’improvvisato dormitorio dell’ex macello, luogo che allora era completamente abbandonato e in stato di degrado e che, spesso, ospitava senzatetto o sbandati. Un amico che era con loro indicò il punto della recinzione in cui entrare e, raggiunto un locale interno, si sdraiarono per dormire. Il sonno fu disturbato da un componente il gruppo che, alzatosi, iniziò a inveire e a gridare con l’italomarocchino. I due vennero fisicamente a contatto e, spintonandosi a vicenda, finirono contro una porta a vetri. L’altro si provocò un taglio al braccio e, sanguinante, se ne andò. All’alba un passante vide le strisce di sangue sul marciapiede e chiamò il 112. Intervenne una pattuglia della polizia e anche una dei vigili. Gli agenti entrarono nel complesso e, identificati i presenti, li denunciarono per invasione di terreni e di edifici. Degli indagati solo i due ossolani sono andati a giudizio e, a più di cinque anni dai fatti, sono stati assolti. Difesi dagli avvocato Roberto Gentina e Antonello Riccio, che hanno insistito sulla mancanza di un vantaggio economico nell’aver dormito in quel luogo -peraltro abbandonato e malmesso- e che il loro ingresso non è avvenuto con la forza, ma da un varco lasciato aperto, sono stati assolti per la particolare tenuità del fatto.