1

NESTLE

VERBANIA - 07-09-2024 -- Nel dibattito sulla crisi della Barry Callebaut, i cui vertici hanno annunciato entro marzo la chiusura dello stabilimento di Verbania, s’è levata la posizione del Pd sul futuro urbanistico di quell’area situata nel cuore di Intra, in un quartiere ormai pressoché residenziale, con una piccola parte di terziario, tra corso Cobianchi e via Cavallotti, a fianco di condomini e di ciò che resta della Banca popolare di Intra.

La presenza di un’industria in centro è un retaggio d’una avventura imprenditoriale iniziata nel XIX secolo. Risale al 1861 il rilascio dell’autorizzazione, a opera delle autorità del Regno d’Italia, all’apertura di uno stabilimento che lavorasse cioccolato e cacao. La chiese la signora Amalia Reina Francioli, che lasciò ai figli un’attività passata attraverso vari cambi di denominazione: Francioli e Sacchini, Commerciale Francioli, Società anonima Zeda. La Zeda nel 1918 iniziò a produrre le omonime caramelle e, nel 1924, diventò Irci: Industrie riunite cioccolato Intra. Risale agli anni Venti l’interesse dei marchi cioccolatieri svizzeri, tra cui quello della Nestlè. La multinazionale di Vevey ufficialmente rilevò la fabbrica nel 1929, e la mantenne sino al 1999, cioè quando subentrò Barry Callebaut, gruppo con sede a Zurigo nato nel 1996 dalla fusione della francese Cacao Berry e della belga Callebaut. L’azienda impiega quasi 14.000 dipendenti in tutto il mondo e ha un fatturato superiore a 8,5 miliardi di franchi svizzeri.

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.