VERBANIA – 10.03.2016 – Il Verbania torna a casa.
Dopo 319 giorni la squadra biancocerchiata, da agosto in esilio forzato a Ornavasso, calcherà nuovamente il prato verde dello stadio “Pedroli”. L’ultima volta fu il 26 aprile dell’anno scorso, quando nell’ultimo turno del campionato di Eccellenza – con i lacuali già retrocessi – salì sul lago il Santhià. Per la cronaca quella partita finì 2-2, con una doppietta di Progni, oggi alla Juve Domo. Da quel giorno in poi in via Farinelli è accaduto di tutto: le liti con il Comune per la gestione dello stadio, il passaggio di consegne tra la famiglia Montani e Massimo Inserra (oggi ai ferri corti), l’allestimento della nuova squadra in Promozione, la crisi con i giocatori, la rivoluzione e il taglio dei rimborsi, le due partite non giocate e il ritorno alla (quasi) normalità.
Sul piano sportivo l’occasione per tornare a giocare al “Pedroli” è il recupero contro la Fulgor Valdengo in programma alle ore 20,30. Sul piano dei rapporti con società e istituzioni è la ritrovata disponibilità del Comune a concedere l’uso dello stadio – disponibilità negata in luglio al momento dell’iscrizione, con l’obbligo di migrare a Ornavasso – e il sì della Virtus Verbania. Un sì che potrebbe ripetersi nelle ultime tre gare interne della stagione ma che non è ancora scontato.
Quanto alla gara di stasera, i biancocerchiati confidano nel pubblico e nel ritrovato orgoglio di giocare nell’impianto occupato sin dal 1945 per cercare di muovere la classifica, che s’è fatta molto negativa con l’ultimo posto e una sterilità offensiva ormai conclamata.