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lupo

BELLINZONA - 31-08-2024 -- È attesa entro un paio di settimane la risposta di Berna al piano di abbattimenti autunnali proposto dal Ticino. Il Cantone di lingua italiana è, insieme a Grigioni, Vallese, San Gallo e Vaud, uno degli stati elvetici che ha chiede all’Ufam (Ufficio federale ambiente) il permesso per ridurre la popolazione di lupi sul proprio territorio. Il ritorno di questo predatore nelle nostre montagne, dove era assente da più di un secolo, ha fatto tornare a galla la difficile convivenza tra animali selvatici e da reddito, tra chi alleva pecore, capre e mucche e chi, per natura, le caccia per cibarsi. È questa, la potenzialità pericolosità per il settore dell’allevamento, la discriminante per ottenere il permesso di abbattere giovani esemplari e contenere i branchi. Il Ticino ha già individuato le zone e gli animali sui quali intervenire, e pensa di cacciare la metà dei giovani animali censiti nel branco di Onsernone e dei due terzi dei cuccioli degli altri branchi stanziali in Val Colla e in Val Carvina.

Già l’anno scorso venne dato il via libera ai piani di abbattimento cantonali, con anche l’intervento della magistratura. Alcune associazioni animaliste tra cui Wwf e Pro natura avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale, che poi aveva sospeso il piano.

 


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