BELLINZONA - 29-08-2024 -- Mentre cresce la preoccupazione per l’estendersi della pandemia di peste suina che, partita dal basso Piemonte, ha ormai raggiunto la provincia di Novara, oltreconfine le autorità elvetiche sono impegnate nella lotta per il contenimento dei cinghiali.
Per il secondo anno consecutivo il Canton Ticino ha istituito una finestra estiva per la caccia, che s’è tenuta tra il 1° giugno e il 31 luglio, con due modalità diverse: a giugno come caccia d’appostamento sui prati al tramonto e all’alba; a luglio come attività venatoria notturna da altana (postazione elevata nel bosco). Il bilancio di due mesi di caccia libera a questa specie di ungulati, la cui eccessiva presenza danneggia l’agricoltura ed è potenziale rischio dell’infezione di peste suina, è stato diffuso nei giorni scorsi dal Dipartimento del territorio. Sono stati coinvolti 909 cacciatori (nel 2023 erano stati 880), che hanno abbattuto 1.202 cinghiali (1.100 l’anno scorso): 16 nel distretto di Leventina, 3 nel distretto di Blenio, 33 nel distretto di Riviera, 123 nel Bellinzonese, 189 nel Locarnese, 52 in Vallemaggia, 611 nel Luganese e 175 nel Mendrisiotto.
Domani scatta la stagione di caccia alta con prede cinghiale, cervo, capriolo e camoscio, che si chiuderà il 14 settembre con una parentesi tra il 20 e il 24 settembre, prima della finestra autunno-inverno tra il 16 novembre 2024 e il 22 gennaio 2025 (il sabato, la domenica e il mercoledì).