VERBANIA – 03.04.2015 – Nessun ramo d’ulivo nella vertenza ConSerVco. Nonostante il clima pasquale, restano tesi i rapporti tra i sindacati e i sindaci del Vco che lunedì hanno votato in assemblea il budget 2015 della municipalizzata dei rifiuti risparmiando 890mila sull’anno precedente (è la prima volta nella storia), ma cancellando il premio di produttività che i dipendenti già non percepiscono da tre anni.
Stamane in Provincia Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto una conferenza stampa congiunta in cui hanno smentito le “inesattezze dette in assemblea” e rincarato la dose contro i sindaci, in particolare contro quello di Verbania, Silvia Marchionini.
“In fase di stesura del bilancio all’amministratore unico di ConSer (Biagio Bonfiglio, ndr) hanno chiesto espressamente di non inserire l’adeguamento del contratto nazionale – ha spiegato Giuseppe Mantovan, della Cgil Vco –, operazione vietata come hanno confermato i revisori dei conti. Per questo l’hanno invitato addirittura a dimettersi”.
“Un fatto molto grave – ha commentato Franco Borsotti (Uil) –, come quello di agitare la minaccia di licenziamenti. Sono atteggiamenti dittatori. Non accettiamo che si scarichino tutti i problemi sui lavoratori”.
“È preoccupante che i sindaci giochino, e non capisco il perché, sul personale che svolge un servizio che è riconosciuto di eccellenza da Legambiente – ha aggiunto Luca Caretti della Cisl –. Noi non siamo contro l’efficientamento, anzi. Ma l’efficientamento non si ottiene tagliando i costi del personale, lo si fa con idee e progetti che finora non abbiamo sentito. I sindaci stanno solo dimostrando di avere poche capacità politiche di guardare al futuro”.
Mantovan contesta i dati sull’assenteismo “il 3,3%, sotto il tasso di Federmeccanica che è del 7,1% e di quello della pubblica amministrazione, che è del 9,6%”; sul costo del personale “che è del 42% e non dell’84%, in linea con altre realtà simili”; sui 250mila euro di consulenze da tagliare “che, tolto il costo del direttore, sono paghe, medico, sicurezza… già limate all’osso”. E ricostruisce gli incontri di febbraio-marzo azienda-sindacati come un braccio di ferro mirato solo a tagliare gli stipendi del personale per far scendere le bollette di cittadini e imprese.
Il 7 aprile all’auditorium Sant’Anna sindacati, azienda e sindaci si ritroveranno per quell’incontro “riparatore” deciso in chiusura dell’assemblea di lunedì. Le differenze restano e sul tavolo c’è, non ancora affrontata, la grana della causa civile persa da ConSer, condannata a pagare 670mila euro.
(nella foto, da sinistra: Caretti, Mantovan, Borsotti)