LOCARNO - 13-8-2024 -- Un piccolo centro del Canton Ticino, un liceale che vuole cambiare il mondo, il terrorismo internazionale, il carcere, l'ombra della Cia, la misteriosa scomparsa nel mar Mediterraneo. Sembra l'impalcatura di una seria di spionaggio made in Hollywood, è la misteriosa vicenda di Bruno Breguèt. Storia vera, affascinante e (purtroppo) connessa all'attualità di un ragazzo che incontrò la Storia (con la S maiuscola). Oggi è diventata un documentario. A firmarlo il regista ticinese Olmo Cerri. Il film sarà proiettato oggi, 13 agosto al festival del film di Locarno, nella sezione Panorama Svizzera. Nelle prossime settimane sarà in alcune sala ticinesi. L'auspicio è che possa giungere, attraverso piattaforme, o anche al cinema, ad una visone più ampia.
Nel giugno 1970, lo studente liceale Bruno Bréguet, appena ventenne, viene arrestato in Israele mentre cerca di contrabbandare esplosivi per la resistenza palestinese. Viene condannato a sette anni di carcere. Durante la detenzione si radicalizza ulteriormente e, dopo il suo rilascio, entra a far parte del famigerato gruppo attorno al terrorista Carlos. Bréguet si dedica interamente alla ricerca della sua personale visione della giustizia sociale. Viene coinvolto in diversi attentati e vive contemporaneamente due grandi storie d'amore. Nel 1995, scompare misteriosamente da un traghetto in viaggio tra l'Italia e la Grecia. Dopo un'iniziale frenesia mediatica, Bréguet cade nel silenzio e scompare dal dibattito pubblico. Restano molte domande senza risposta, fino a quando le cose prendono una piega inaspettata.
"La Scomparsa di Bruno Bréguet" è una ricerca di indizi e il suo caso viene riportato in vita ricostruito attraverso gli incontri con gli ex compagni, commilitoni e amici ticinesi di Bréguet. La memoria del loro passato crea un ritratto morale di una generazione che si è battuta per un mondo più giusto con mezzi diversi.