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asilo nido generico
VERBANIA – 06.03.2016 – È l’asso nella manica 

di Silvia Marchionini, quella notizia a effetto che ha impatto mediatico e qualifica un servizio. L’annunciata rivoluzione degli asili nido, della quale abbiamo fornito un’anticipazione martedì scorso, è uno dei capisaldi sul quale è abbozzato il bilancio di previsione 2016 del Comune di Verbania. La novità, presentata martedì all’assemblea degli iscritti Pd, è nelle intenzioni del sindaco la risposta al calo demografico e al declino degli asili nido. I morti superano di gran lunga i nati – ragiona il primo cittadino – e nei due nidi cittadini per la prima volta non tutti i posti sono stati assegnati. Uno dei motivi è sicuramente il costo del servizio, che può arrivare anche a 350 euro al mese. Ecco così che, per dare una svolta, è nato il maxisconto. Fissando una soglia di reddito a 30.000 Isee (molto alta), ci saranno due soli scaglioni: sotto i 30.000 si pagherà 50 euro al mese, sopra 100. L’operazione, ovviamente, è tutt’altro che a “costo zero” per il Comune, che dovrà coprire nel bilancio comunale i mancati introiti. Numeri ufficiali – anche perché il bilancio non è stato approvato – non ce ne sono ma si stima che siano necessari circa 400.000 euro l’anno. E qui iniziano i primi rilievi di parte del gruppo del Pd, che già martedì ha esternato la sua insoddisfazione verso il sindaco per i modi in cui ha affrontato il bilancio: senza discuterlo prima, dandolo per scontato e convocando già i quartieri per illustrarlo. Insoddisfazione cresciuta mercoledì quando, aprendo il settimanale Eco Risveglio, hanno letto le anticipazioni giornalistiche dello sconto sul nido. Su questo punto Marchionini, che s’è detta aperta agli emendamenti in aula – ma le è stato fatto notare che di norma gli emendamenti li fa la minoranza – ha accettato di rinviare l’approvazione del bilancio in giunta e di fissare un vertice di maggioranza per lunedì 7 marzo.

Domani sera, dunque, si parlerà di bilancio e di questa rivoluzione che conta già qualche scettico, le cui ragioni sono: lo scarso impatto nelle politiche demografiche di una simile misura, il costo rilevante che andrebbe sostenuto nel tempo perché non può essere una tantum, le agevolazioni estese anche a chi ha alti redditi. Non sono esclusi altri rilievi al bilancio e non è escluso che si parlerà anche dei rapporti di giunta tra la stessa Marchionini e l’assessore alle Finanze Cinzia Vallone. Le due giovedì hanno avuto un litigio chiuso bruscamente. Vallone da qualche tempo è l’assessore di riferimento di quella parte del Pd vicina alle posizioni dei dimissionari Riccardo Brezza e Davide Lo Duca. 

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