VERBANIA - 22-07-2024 -- Questioni affettive, di inimicizia o di gelosia. Vanno ricercate nella sfera privata le ragioni del dissidio tra due donne verbanesi di 49 e 47 anni -assai conosciute per le loro rispettive attività commerciali- che, di fronte al giudice di pace di Verbania, si fronteggiano in un procedimento in cui una, la più giovane, è accusata di diffamazione nei confronti dell’altra. L’oggetto della diffamazione è una e-mail che il compagno della persona offesa, e costituita parte civile, ha ricevuto da una sedicente donna che gli comunicava di aver visto la persona amata in un locale pubblico in compagnia di un altro uomo. A riprova di questa allusione all’infedeltà in allegato alla missiva elettronica c’era la foto, scattata in occasione dell’incontro, che immortalava i due.
Il destinatario dell’e-mail s’è subito confrontato con la compagna che, avendogli comunicato che avrebbe incontrato un amico, non ha faticato a convincerlo che si fosse trattato di una cattiveria personale. Per questo sporse denuncia portando la Procura a individuare, come autrice dell’e-mail, l’imputata, finita quindi a processo per il solo reato di diffamazione, nonostante la difesa della parte civile abbia sostenuto che si sia trattato anche di sostituzione di persona, reato più grave e di competenza del giudice monocratico.