STRESA - 19-07-2024 -- Lo Stresa rischia di sparire. L’operazione calcistica che ha portato, nelle scorse settimane, all’unione delle forze dirigenziali del Città di Baveno e dello Stresa Vergante, unite in un’unica realtà sportiva che va oltre il campanile, ha comportato l’inattività della storica società lacuale.
La formula scelta per questo accordo di collaborazione, infatti, non è la fusione – che le norme federali Figc consentono e regolano – ma l’ingresso nel Baveno, che è una srl, della dirigenza stresiana con uguali quote societarie, e il cambio di denominazione sociale, che deve essere ratificato dal comitato di Piemonte e Valle d’Aosta della Lnd (i termini per presentare la domanda scadevano lunedì).
La notizia s’è appresa ufficialmente giovedì scorso, quando la Figc ha comunicato i nomi delle due società piemontesi che “hanno formalmente comunicato la volontà di non partecipare ai Campionati di competenza e, implicitamente, di rinunciare all’attività agonistica della stagione sportiva 2024/2025”. Tra queste c’è l’Asd Stresa Vergante, matricola 62842, per la quale è stata dichiarata l’inattività. L’effetto pratico più concreto è l’immediato svincolo di tutti i calciatori.
Come associazione e soggetto giuridico, il sodalizio continua ad esistere ma, se non si iscriverà a un campionato di categoria inferiore o giovanile, per i quali i termini sono ancora aperti, potrebbe essere avviata la procedura di decadenza dalla Figc.
Il Baveno Stresa, o come si chiamerà, parteciperà al campionato di Eccellenza e avrà una continuità come Baveno. Ciò comporta l’avvio della fine di una storia -quella stresiana- che dura da più di cento anni: 118 per l’esattezza. Risale al 1906 l’anno di fondazione dell’Unione sportiva stresiana, attiva nelle discipline di nuoto, canottaggio, podismo, sci e, appunto, del gioco del calcio. L’anno successivo arrivano a Stresa i fratelli Antonio e Luigi Forlano, cui è intitolato l’impianto stresiano. Quest’ultimo, già calciatore di buon livello, è tra coloro che il 1° novembre del 1897 avevano fondato a Torino nientemeno che la Juventus, la società più titolata d’Italia. Con Forlano la denominazione diventa Stresa sportiva, si lasciano gli altri sport per dedicarsi al calcio e inizia una tradizione interrotta solo durante i due conflitti mondiali. Nel 2022 arriva la fusione con il Lesa Vergante per creare, con l’aggiunta di un settore giovanile completo, lo Stresa Vergante.
Dall’operazione con il Baveno di questi giorni esce la parte vergantina. Il Lesa Vergante, che era rimasto in attività nel settore amatoriale, riproporrà un proprio settore giovanile con la più che probabile iscrizione alla Terza Categoria.
La mancata fusione tra Stresa e Baveno, per via di quanto detto, ha un’ulteriore criticità. Se le “nozze” non dovessero andare bene o se, anche in futuro, il nucleo stresiano decidesse di tornare sui suoi passi, non avrebbe la possibilità di scindersi tornando all’antico, ma solo di ripartire da capo.