VERBANIA - 13-07-2024 -- Offesi dal senatore Enrico Borghi. Così Giuseppe Di Carlo, segretario generale della Federazione sindacati autonomi Cnpp, risponde a nome dei colleghi della polizia penitenziaria dopo il “caso” sollevato dal parlamentare di Italia Viva, autore dei un’interrogazione al ministero della Giustizia Carlo Nordio sul coro che ha chiuso il giuramento dei nuovi agenti della penitenziaria, lo scorso sabato a Verbania.
“I migliori siamo noi” avevano risposto i trecento allievi freschi di corso, dopo aver giurato fedeltà alla repubblica italiano, all’incitamento del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, nel cui gesto Borghi ha visto un richiamo alle terminologie fasciste.
“L’interrogazione non offende tanto il sottosegretario (non riteniamo abbia bisogno di noi quali difensori d’ufficio) ma trecento uomini e donne della che hanno giurato di rispettare e difendere la Costituzione della Repubblica Italiana” – dichiara, andando poi al contrattacco sull’attività politica di Borghi quale parlamentare e membro della maggioranza che ha governato l’Italia. “Ci chiediamo, ma dove è tutta l’attenzione dei parlamentari quando si tratta di risolvere i trentennali problemi che affliggono le carceri italiane? Questi delicati temi non danno risonanza mediatica, meglio dare del ‘fascista’ a quel losco figuro del sottosegretario unitamente ad un nutrito contingente di polizia penitenziaria piuttosto che rimboccarsi le maniche e dare respiro all’Amministrazione penitenziaria con provvedimenti legislativi degni di questo nome. Con la rievocazione fascista si vogliono coprire le nudità di una malagestione della nazione perpetrata negli ultimi 30 anni, con discese inarrestabili in termini di qualità dei servizi ai cittadini, per la sanità, la giustizia, la scuola, l’esecuzione penale, il lavoro e tentare di governare la nazione con accordi di palazzo come è stato fatto fino a poco tempo fa”.